Arrivano le prime anticipazioni sull’indagine congiunturale realizzata dall’Unione Industriale Biellese rispetto al secondo trimestre del 2019: c’è una controtendenza rispetto all’andamento regionale ma emerge anche una maggiore preoccupazione dovuta al rallentamento dell’economia a livello nazionale e internazionale.
Il saldo ottimisti/pessimisti sulla produzione industriale è -5,4 (nel trimestre precedente era -1,6), quello sull’occupazione è 3,1 (da 5,7), quello sugli ordini totali è -11,6 (da 2,4) ed infine quello sugli ordini dall’estero -8,6 (trimestre precedente: + 7,9).
“Le previsioni rilevate fra gli imprenditori indicano un aumento della preoccupazione rispetto all’inizio del 2019 che si riflette sulle aspettative degli ordini, della produzione e dell’occupazione – dice Emanuele Scribanti, vice presidente con delega all’Economia d’Impresa dell’Unione Industriale Biellese – un andamento negativo legato principalmente al settore tessile. La stagnazione di consumi interni e il rallentamento della domanda estera, accanto all’aumento costante del costo delle materie prime e del denaro, rappresentano un enorme freno per la manifattura che, come evidenziato anche dalla recente indagine di Confindustria, traccia per il 2019 il quadro sconsolante di un’Italia a crescita zero. Servono subito interventi che stimolino gli investimenti delle imprese e un cambio di marcia che favorisca gli investimenti pubblici per ridare ossigeno all’economia. Intanto l’export, vero motore del distretto e dell’economia nazionale, sconta purtroppo ancora l’incertezza sugli scenari internazionali, dal rischio di recessione dell’Eurozona all’incognita delle elezioni europee, dalla Brexit al rapporto fra Italia, Usa e Cina”.
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