Nei primi nove mesi del 2022 le esportazioni dei prodotti toscani hanno fatto segnare il record dal 2008 ad oggi, superando il valore di 18 miliardi di euro, con una crescita di circa 2,4 miliardi rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+15,1%).
Un primato dovuto certo in parte all’aumento dei prezzi alla produzione, ma al netto dell’effetto prezzo la crescita dovrebbe essere dell’8,9%.
Secondo le rilevazioni di Banca Intesa il Sistema moda ha fatto ampiamente la sua parte, con la pelletteria e calzature di Firenze (+14,2%), l’abbigliamento di Empoli (+13,3%) e il tessile e abbigliamento di Prato (+22,2%).
Tra i mercati di sbocco la Svizzera si conferma come primo mercato di riferimento per i distretti tradizionali (3,7 miliardi di euro di esportazioni)
Anche nel confronto con il preCovid, l’export dei distretti toscani mostra un pieno recupero, con un incremento rispetto al periodo gennaio-settembre del 2019 del 17,4%. Nonostante un 2022 in ripresa, restano ancora sotto i livelli del 2019 i distretti della pelletteria e calzature di Arezzo (-31,9%), delle calzature di Lucca (-14,0%) e di Lamporecchio (-26,6%).
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