Carvico e gli studenti: il futuro inizia adesso

Una finalità ambiziosa: appassionare gli alunni, spingerli ad imparare con sempre maggiore motivazione, dare a tutti l’opportunità di mettersi in gioco, ciascuno secondo i propri migliori talenti. È quella del progetto “Il futuro inizia adesso”, promosso dalla Scuola Torre di Calusco d’Adda in collaborazione con Carvico.

Per quasi 3 mesi i ragazzi della II A dell’Istituto Torre di Calusco d’Adda hanno lavorato alla realizzazione di due linee di t-shirt, curando tutti gli aspetti dalla progettazione alla promozione, all’organizzazione dell’evento di lancio alla presentazione. Presentazione che c’è stata davvero, il 27 maggio presso l’Istituto caluschese, alla presenza di Evalda Carissimi, Direttore Generale di Carvico, e di Michele Pellegrini, sindaco di Calusco d’Adda.

Le t-shirt sono state realizzate con i tessuti sostenibili della collezione Vita di Carvico e raffigurano sul retro una reinterpretazione del grande artista Kate Haring e sul davanti il logo dell’Istituto, completamente rivisto dai ragazzi in chiave moderna. Sono state presentate nel corso di quattro sfilate organizzate dai ragazzi e ispirate agli anni ’80: Paninari, Rock, Preppy e Aerobica.

Carvico è da sempre impegnata in progetti formativi che possano avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro ed anche insegnare ciò che sta dietro al complesso sistema del mondo della moda.

“Creatività, crescita, sfida e presenza sul territorio sono alcune delle caratteristiche che accomunano il progetto Il futuro inizia adesso con la nostra azienda – dichiara Evalda Carissimi, Direttore Generale di Carvico – è stato un piacere trasmettere a questi ragazzi parte del nostro sapere e condividere con loro idee e spinte creative. Con questo progetto i giovani hanno avuto modo di sperimentare e vivere ciò che accade in azienda: lavorare in gruppo enfatizzando le proprie individualità, confrontarsi e condividere idee per dar vita a progetti nuovi e stimolanti e allo stesso tempo crescere insieme, come persone e come professionisti”.

Condividi articolo