108.164 visitatori da 70 nazioni, 1.213 espositori, dei quali 400 provenienti da 21 nazioni fuori dalla Cina, e padiglione italiano più grande degli altri internazionali: questi i numeri che mandano in archivio Chic, che si è appena chiuso a Shanghai.
Soddisfatto Chen Dapeng, direttore di Chic e presidente dell’associazione cinese dei produttori di abbigliamento organizzatrice della fiera: “Abbiamo dato importanza agli sviluppi tecnici dei prodotti – dice – anche per aumentarne la domanda, ma abbiamo riservato attenzione anche alla moda ecologica ma di alto livello”.
Nonostante la forza non sia più la stessa degli anni passati anche nel 2016 la Cina ha visto incrementare le vendite di abbigliamento del 6,8% nei negozi e del 18,6% online e per il 2017 è attesa un’ulteriore crescita del 10%. Tra i visitatori non sono mancati i grandi magazzini, i centri commerciali, i negozi monomarca ed i concept store, così come agenti e importatori ma anche molti grandi magazzini europei che hanno aperto in Cina, come House of Fraser o Greek Folli Follie New Concept Store Hong Kong.
A livello di partecipazioni collettive, con aree divise per nazioni, hanno risposto presente la Francia, l’Italia con il padiglione più grande di tutti, e poi Germania, Hong Kong, Corea del Sud e, con aziende singole o più piccole nel numero Gran Bretagna, Grecia, Danimarca, Spagna, Australia, Canada, Brasile, Peru, Giappone e India.
L’appuntamento è per la prossima edizione, in programma a Shanghai dall’11 al 13 ottobre.