La situazione è fluida e improntata alla stabilità ma la media è data da chi va molto bene in confronto a chi invece arretra: è questa la fotografia del distretto lariano nei dati dell’Osservatorio Distretto Tessile di Como, che si è concentrato sull’analisi dei bilanci delle imprese nel 2017 e su una lettura delle informazioni preliminari disponibili per l’anno in corso.
L’analisi su 150 imprese, realizzata dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, ha messo in luce una situazione di relativa stabilità del fatturato complessivo 2017 delle aziende monitorate (-0,2% la variazione tendenziale), ma una buona metà delle imprese del campione ha il fatturato in crescita, anche a due cifre, e la restante metà invece in calo.
I ricavi di vendita più in calo sono per torciture e tessiture, mentre le imprese medio-grandi crescono più delle piccole. In crescita moderata le tinto-stamperie, anche in termini di margini e redditività, a fronte di una situazione finanziaria meno brillante per il campione complessivo. L’aumento generalizzato dei costi che ha caratterizzato il 2017, infatti, si è manifestato in una lieve erosione della marginalità e della redditività operativa.
Per quanto concerne il 2018, l’inchiesta congiunturale sulla tessitura serica italiana, condotta da Sistema Moda Italia e dal Gruppo Filiera Tessile di Unindustria Como, ha evidenziato una crescita del fatturato pari al 4,8% nel primo semestre, pur in presenza di una stazionarietà dei quantitativi venduti. Il tessuto per abbigliamento femminile, che rappresenta la componente prevalente, ha fatto registrare un incremento di poco inferiore al 5%. L’accessorio tessile (foulards, scialli, sciarpe, stole, parei, bandane, ecc.) si è confermato il più dinamico, con una crescita del 7,5%. La cravatteria ha chiuso il periodo con un dato solo leggermente positivo (+1,3%), che sopraggiunge, però, dopo una lunga serie di trimestri sfavorevoli.
Cifre positive che dovrebbero essere confermate anche alla fine di settembre, sempre con la diversificazione delle dinamiche all’interno della filiera: bene il tessuto stampato, in calo il tessuto tinto in filo ed il tessuto tinto in pezza. Presente a Como anche Marino Vago, presidente di Sistema Moda Italia, che si è fermato a discutere con gli imprenditori sui grandi temi che la filiera ritiene decisivi per il proprio futuro: la tracciabilità, la riforma delle regole d’origine PanEuroMed, il controllo del mercato a fronte di forniture non a norma, la sostenibilità, la difesa del Made in Italy e la sua promozione nel mondo.