Chiusura di anno in frenata per il distretto lariano che, almeno basandosi sui dati di novembre, si avvicina al 2023 consegnali contrastanti.
I dati elaborati nell’ambito dell’Osservatorio congiunturale rapido mostrano un deciso rallentamento degli ordini per oltre due realtà su cinque sia sul versante nazionale (-45,3%), sia quello estero (-45,1%). A livello italiano si registra una diminuzione degli ordini per il 45,3% del campione, stabilità per il 43,4.
La produzione è stabile rispetto ad ottobre per circa sei realtà su dieci (57,7%); cala però per il 36,5%. Rimane un quadro eterogeneo con differenze sia a livello dimensionale, sia per settori di attività.
Le realtà con oltre 50 occupati indicano un tasso di utilizzo medio pari al 72,9% mentre il dato registrato per le aziende più piccole si attesta mediamente al 79,3%. Nel tessile l’utilizzo è del 79,4%.
Il rallentamento maggiore è alla voce “fatturato“: le vendite sul mercato domestico calano per il 42,6% del campione, per quello estero si sale al 44,9%.
E le prospettive per i prossimi mesi sono in linea: il 41,5% del campione ipotizza una diminuzione, tenuto conto anche delle difficoltà con i prezzi e l’approvvigionamento delle materie prime, oltre a quelli di energia elettrica e gas.
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