EMI, tre motivi per essere ottimisti

Al ritorno da Mosca, Seoul e Tokyo c’è soddisfazione nelle parole di chi ha partecipato ai saloni coordinati da Ente Moda Italia.

Nonostante la pandemia le aziende italiane sono riuscite a presentare le loro collezioni su tre mercati essenziali per il fatturato ma anche per il più immediato futuro, in vista di una ripresa nei prossimi mesi: “I saloni – dice Stefano Festa Marzotto, presidente di Ente Moda Italia – si sono chiusi con un bilancio più che positivo ed il format inedito ma funzionale, con la presenza in fiera dei soli campionari affidati a partner locali e grazie alla sinergia con le associazioni di Confindustria Moda e il supporto di Agenzia ICE”.

Al CPM Collection Première Moscow (nella foto) numero 35, che si è svolto a febbraio, sono arrivati 10.700 buyer, 550 marchi di moda di 17 paesi, rappresentati da 350 aziende; 45 i brand italiani presenti.

All’Italian Fashion Days in Corea invece sono stati 26 i brand italiani selezionati grazie alla partnership tra Ente Moda Italia, Associazione Italiana Pellicceria, Assocalzaturifici e Sistema Moda Italia.

Infine La Moda Italiana @ Project Tokyo, salone giunto alla sua quarta edizione e che ha visto la presenza di un gruppo di sette brand italiani.

I prossimi appuntamenti internazionali per Ente Moda Italia sono La Moda Italiana @ Kiev (6-7 maggio) e la presenza in Russia e area CSI con la CPM di Mosca ed i saloni di Almaty e Kiev, in USA al nuovo salone Liberty a Miami, in Corea del Sud con gli Italian Fashion Days di Seoul, in Giappone al Project Tokyo ed in Cina al Centrestage di Hong Kong.

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