Fase 2, il Centergross "aspetta" i negozi

Gli oltre 50 giorni di chiusura per gran parte delle oltre 400 aziende di moda del Centergross hanno lasciato in eredità danni economici, ordini saltati, presentazioni cancellate e magazzini pieni di prodotti in giacenza, ormai difficilmente smaltibili.

chiediamo alle autorità di concedere la riapertura anticipata dei negozi lunedì 11

E la Fase 2 si scontra con l’ancora attesa riapertura delle attività del commercio al dettaglio. “Abbiamo fatto tutto il possibile per attrezzarci – dice il presidente Piero Scandellari – ma senza l’apertura dei negozi fisici e delle attività del commercio al dettaglio non può esserci ripresa. La filiera è spezzata, a molti imprenditori non conviene neanche riaprire se tutto il comparto non torna operativo. Per questo chiediamo alle autorità di competenza di concedere la riapertura anticipata dei negozi il prossimo lunedì 11 maggio rispetto alla data prevista per il 18. È vitale, inoltre, che lo stato favorisca la ripresa dei consumi tramite l’azzeramento delle aliquote IVA fino almeno al termine del 2020, la riduzione del 50% dei contributi previdenziali fino a tutto il 2021, e attraverso un’importante campagna di promozione del vero made in Italy”.

A inizio settimana alcuni singoli operatori del Centergross hanno organizzato in autonomia una manifestazione per richiedere l’apertura dei negozi di abbigliamento al dettaglio. Il grido di allarme: “Impossibile separare la filiera, così non possiamo resistere”.

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