Tessuto in pezza

Fatturati, ecco le dieci aziende tessili nella top 500 toscana

C’è tanto tessile tradizionale, ma anche il tessuto non tessuto, nella top ten dei fatturati 2022 delle aziende toscane del settore pubblicata da Quotidiano Nazionale, che ha analizzato migliaia di dati di ogni area economica regionale.

Il distretto di Prato la fa ovviamente da padrone nel tessile, con i fatturati che si disperdono in mille rivoli e con aziende che hanno più rami di produzione. Sono dieci le aziende che rientrano tra le prime 500 in Toscana, in una classifica dominata dai 5 miliardi abbondanti del gruppo Gucci.

Come singolo “brand” è nettamente in testa Manteco, che nel 2022 ha fatturato 96 milioni e 846 mila euro, con un utile di oltre 10 milioni: l’azienda dei Mantellassi è al 184′ posto in regione. Al secondo posto Cafissi, con poco più di 70 milioni, mentre al terzo c’è la prima rappresentante del mondo del tessile tecnico e del tessuto non tessuto, la Texus di Chiesina Uzzanese, che ha chiuso l’anno con 60 milioni.

Appena fuori dal podio un altro nome del tessuto non tessuto, la Ro.Ial di Agliana, che produce articoli usa e getta e che è al 365′ posto regionale con 53.379.000 euro. Quinta posizione per Pontetorto (51.525.000), seguita da Filpucci (51.401.000), Beste (48.550.000), Lineapiù (44.369.000), Filati Biagioli Modesto (44.060.000) e Cofil (43.369.000).

Primo fuori dai 500 è Bellandi, 561′ in Toscana con un fatturato di 36.632.000 euro.

Uscendo dalla produzione tessile e guardando al meccanotessile Unitech è la sola nella top 500 (459′) con 44 milioni, mentre Biancalani (9.760.000), Cormatex (8.084.000) e Dell’Orco e Villani (6.965.000) sono più staccate.

La classifica completa, comprese le aziende che commercializzano tessuto e filato senza produrli, si trova qui.

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