Novità importanti al vertice di Filidarte, con tasselli di un mosaico che si va definendo con chiarezza: Alberto Enoch è il nuovo CEO del network di imprese che si è creato sotto l’egida di Ethica Global Investments, il fondo che ha creato le basi del nuovo soggetto unendo nel 2023 Lanificio dell’Olivo e Manifattura Sesia.
Una nomina, arrivata in via ufficiale a inizio aprile, che spiega anche l’avvicendamento ai vertici del Consorzio Promozione Filati, con l’arrivo alla presidenza di Leonardo Mannelli.
Enoch, AD di Servizi e Seta (nella foto lo stabilimento), che a marzo ha ceduto il 75.6% delle quote proprio a Filidarte, diventa quindi il punto apicale delle tre realtà e si è già messo la lavoro, salutando, sia pure a malincuore, la presidenza del Consorzio Promozione Filati: “Quel ruolo – spiega – porta via tempo, almeno venti giorni pieni all’anno, e da quando è venuta a mancare la figura di un direttore, anche per Feel the Yarn, è un ruolo molto partecipato e non di facciata. Quindi, con il nuovo impegno, ho fatto un passo indietro, passando il testimone a Mannelli, che è giovane, preparato, capace e con tante idee. Lui può gestire questo momento delicato, con strategie in parte da cambiare e decisioni da prendere”.
Il futuro di Filidarte passerà da ben quattordici tavoli di lavoro, ognuno con un tema diverso, dalla sostenibilità alla comunicazione e si potrebbe arrivare ad uno stand unico Servizi e Seta, Lanificio dell’Olivo e Manifattura Sesia già alla prossima edizione di Pitti.

La nuova realtà aggregativa si basa su 180 dipendenti, tre stabilimenti, 66 milioni di fatturato e un ufficio a New York: punti partenza e non di arrivo. “Dobbiamo migliorare la marginalità – spiega Enoch – pur lasciando intatte le peculiarità di ciascuna azienda. L’inizio di 2025 per Sevizi e Seta, Sesia e Olivo ha percentuali diverse, alcune positive ed altre negative ma ora guardiamo al globale, come globale è l’offerta di prodotti che presentiamo”.
Il prossimo passo dovrebbe essere la cessione delle quote restanti di Servizi e Seta: “Cederemo il 100% a Filidarte – conclude l’imprenditore – completando un percorso iniziato quando ho cercato un partner per l’azienda. Ci siamo trovati e quando il fondo mi ha chiesto di gestire il gruppo ho accettato”.