Filo gioca d'anticipo

Due giorni di lavoro intenso, il primo con affluenza altissima, il secondo con stand pieni fino al tardo pomeriggio. Filo ha giocato d’anticipo e alla fine dei giochi la scelta non sembra aver pregiudicato il successo del salone: molti degli espositori hanno manifestato soddisfazione per l’affluenza, con qualche riserva sull’assenza degli stranieri, o almeno di alcuni di loro come turchi, tedeschi e britannici.

Al Palazzo delle Stelline l’offerta è comunque talmente variegata che i visitatori hanno più soluzioni, sia italiane che straniere: undici i nuovi espositori con due ritorni.

“La fiera al 22 di febbraio è oggettivamente arrivata troppo presto – dice Francesco Bruni di Ilaria – e per noi questa data ha rappresentato solo uno svantaggio perchè il cliente ancora non ha interesse o non è pronto per la collezione invernale. Noi abbiamo anticipato i campionari perchè obbligati ma per chi fa moda non è il massimo. E’ vero che anche Pitti Filati viene organizzata presto ma lì ormai il calendario è quello da anni e c’è il problema dell’agosto a obbligarci a certe date”.

Nessun problema invece in casa Tollegno 1900, come conferma l’ad Lincoln Germanetti: “Noi ci siamo adattati bene e speriamo che la scelta di anticipare le date, per la quale siamo favorevoli anche in merito a Milano Unica, porti buoni risultati. A Filo abbiamo avuto una buona affluenza, a conferma di un 2017 iniziato bene; abbiamo un budget in aumento anche se siamo un po’ penalizzati dall’aumento del costo delle materie prime come la lana”.

Giacinto Gelli di Fil-3 si era fatto paladino della protesta per l’eccessivo anticipo ma le sue impressioni sono piuttosto positive: “Dal punto di vista della produzione abbiamo dovuto fare le corse fino all’ultimo – dice – ma da quello delle visite non è andata male, anche se sono mancati un po’ gli stranieri e alcuni dei visitatori hanno ancora poche idee, prendono le cartelle e dicono che decideranno. Bene invece il resto grazie al servizio di stock service che assicuriamo”.

Cofil300Stand al femminile a Cofil, con Martina Giusti e Ginevra Fiaschi (nella foto a lato): “Anche per noi pochi visitatori esteri – dice Giusti – forse a causa di questo anticipo di data. Chi non ha ancora visto le sfilate non fa il viaggio in Italia solo per venire a Filo. Per la collezione invece non abbiamo avuto problemi perchè, avendo già fatto un’ottima edizione di Première Vision, eravamo già pronti. Però sull’invernale il mercato è ancora in ritardo, c’è più movimento nella tessitura che nella maglieria”.

“Eravamo a Pitti con l’estivo e dopo tre settimane siamo qui con l’invernale – dice Pietro Pieri di Linsieme – e quindi qualche problema c’è. I clienti importanti sono comunque venuti; Firenze per noi è primaria ma anche qui riusciamo a trovare quai tre-quattro clienti in più che ci migliorano il fatturato. Siamo soddisfatti di entrambe le fiere e anche del fatturato, che è in crescita ininterrotta dal 2009; è determinante l’impegno che mettiamo nella ricerca e nell’offerta al cliente di qualcosa di sempre nuovo”.

Si parla di Re.Verso allo stand della Filatura C4: “Abbiamo fatto la semina – dice Alessio Catani – ed ora aspettiamo di raccogliere i frutti anche se i tempi non sono brevi come per altri prodotti. Il mercato dimostra interesse e là dove il settore arredo e contract usa la lana il tema è seguito. Ci sono tanti prodotti che hanno l’ecosostenibile come valore aggiunto, ma nessuno è come Re.Verso (una supply chain con Green Line, Nuova Fratelli Boretti, Stelloni e Filpucci, ndr). Noi facciamo il Techtextil a Francoforte e Filo, che è una fiera che ci permette di trovare nuovi contatti e di ampliare gli orizzonti”.

Cosa che vale anche per Shinnaigai Textile, arrivata dal Giappone dopo la prima esperienza europea a Spinexpo a Parigi: “A Filo – dice il general manager Mitsuhiro Yamada (foto sotto) – presentiamo per la prima volta in assoluto il Takeito, un filato che nasce dall’unione tra il bamboo naturale e il cotone”. Ma allo stand c’è anche il Botanicaldye by Colorball, un filato melange in cotone o Tencel tinto con pigmenti estratti da frutta, fiori, erbe e foglie di tè.Giappone300

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