Nemmeno il clima quasi da guerriglia che per alcune ore ha caratterizzato i dintorni del MiCo di Milano ha frenato la spinta positiva di Filo che, mentre a qualche centinaio di metri si fronteggiavano i contestatori presenti allo Youth4Climate e la Polizia, ha chiuso i battenti mandando in archivio un’edizione con i fiocchi.
“Un ottimo bilancio – dice Paolo Monfermoso, responsabile di Filo – ottenuto in un contesto che guarda alla ripresa con rinnovata fiducia. C’è stato un forte slancio dei buyer arrivati in fiera con un buon flusso nei due giorni di fiera per visitare i 75 espositori, mentre il numero di visitatori è andato ben oltre le aspettative. Si sono rivisti i buyer provenienti dall’estero, in particolare dalla Francia, Portogallo, Turchia, Slovenia, Svizzera, Germania, Regno Unito e Mozambico, grazie anche alla collaborazione con Ice-Agenzia”.
Adesso la ribalta passa a e-Filo: 365 Days of Yarns, il neonato marketplace del salone: “Il progetto – continua Monfermoso – è stato sviluppato appositamente per Filo e nel realizzarlo abbiamo voluto prestare ascolto diretto alle aziende e alle loro esigenze. Nelle nostre intenzioni la piattaforma rappresenta un prolungamento della fiera fisica, che permette di sfruttare le possibilità offerte dagli strumenti digitali per trasformarle in nuove opportunità di business per espositori e visitatori di Filo”.
Nel dare l’arrivederci a tutti gli addetti ai lavori Filo ha ufficializzato la data del prossimo febbraio: il salone si svolgerà il 23 e il 24 febbraio. Ma l’attesa è per conoscere il calendario della seconda parte dell’anno, visto che per il primo semestre tutto sembra delineato. In attesa di conoscere la data di Milano Unica di luglio, con Première Vision che si è presa i giorni dal 5 al 7, anche Filo potrebbe anticipare rispetto al solito: “Stiamo ragionando su quali giorni di settembre scegliere – conferma Monfermoso – ma ancora non c’è niente di deciso”.
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