Filo presenta i suoi Collages

Sono online i “Collages” ideati da Gianni Bologna per presentare le proposte sviluppo prodotto di Filo 63, in programma a febbraio.

Sul sito del salone è stato infatti pubblicato il video realizzato per anticipare e consigliare materiali e colori, al di fuori della stagionalità, ormai “rifiutata” da Bologna.

“La pubblicazione delle proposte sviluppo prodotto – dice Paolo Monfermoso, responsabile di Filo – è un momento centrale nel percorso di avvicinamento alla fiera. Le idee tessili contenute nel video saranno infatti il filo conduttore dell’Area dei Dialoghi Creativi nella prossima edizione di Filo. Gli espositori possono trarre suggerimenti e ispirazioni per realizzare le loro collezioni, che vedremo poi in mostra il 26 e 27 febbraio 2025, mentre i visitatori possono già farsi un’idea su quelli che saranno i temi e i materiali. Per febbraio stiamo preparando un nuovo progetto che ci permetterà di accentuare ancora di più le caratteristiche di Filo”.

“Sono quattro le parti che compongono “Collages” – spiega Bologna – ovvero Military Charme, Bio pop, Vanity, Eventualmente. Vogliamo così proporre suggerimenti generali sui punti di partenza da cui si generano alcuni stimoli che ci portano ad adottare determinati modi vestimentari. E che vediamo proiettati nelle persone che incrociamo per la strada o nella comunicazione visiva. Il messaggio è un invito all’uso della libertà, praticata però all’interno di confini di gusto più articolati ed elaborati, alla ricerca delle “giuste dosi” che evitino la banale e l’esagerazione”.

Le immagini e le proposte tessili spaziano da uno stile militare un po’ onirico e privo di rigidità ai materiali più semplici e basici con decorazioni lineari e quasi sottotono nelle forme e nei colori; oppure dallo charme sottile di tessuti con un’immagine di base tradizionale, ma con concessioni a contenuti e decorazioni più complesse, agli aspetti che invece sono meno tradizionali, quelli delle lucidità e delle consistenze di tessuti che richiamano la cinematografia fantascientifica.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini