1789 espositori, con una crescita del 7% rispetto al 2015; 66 nazioni rappresentate; un mercato da 160 miliardi di dollari: Techtextil e Texprocess partono da queste cifre per iniziare i quattro giorni di salone a Francoforte.
Per dare il via alla fiera è arrivato Dirk Wiese (nella foto grande), segretario di Stato al ministero federale tedesco per l’economia e l’energia, accolto dallo ‘stato generale’ di Messe Frankfurt, a iniziare da Detlef Braun, membro dell’Executive Board degli organizzatori dei due saloni, e da Olaf Schmidt, vice presidente della sezione tessile e tecnologie tessili di Messe Frankfurt.
“Il futuro del tessile tecnico inizia da qui – ha detto Braun facendo un riferimento sportivo agli eventi odierni – perchè qui ci sono i fuochi artificiali dell’innovazione, c’è la Champions League del settore e la Germania è al top tra le squadre”.
“L’industria tessile – ha spiegato Wiese – è una delle più antiche in Germania e quindi ha tradizione, ma oggi parliamo di aeronautica, di viaggi su Marte…”

Il punto di forza sono i tanti tessili tecnici esposti a Techtextil e le tecnologie di Texprocess ma il fiore all’occhiello è lo spazio Living in Space (approfondimenti domani) per il quale è arrivato, come ospite d’onore del salone, Reinhold Ewald (nella foto), astronauta tedesco e professore di astronautica e stazioni spaziali all’università di Stoccarda.
Per quanto riguarda Techtextil quella che si è appena aperta è la più grande edizione di sempre, in virtù dei 1477 espositori (+6%) dei quali 423 tedeschi (29%): Italia (146), Cina (104), Francia (101) le tre nazioni straniere più rappresentate, sia con aziende singole che con aree collettive e padiglioni nazionali (ben quattordici). Debutto assoluto per Libano, Messico e Vietnam.
Anche Texprocess festeggia la sua migliore edizione della storia, con 312 espositori, 204 dei quali provenienti dall’estero ed anche in questo caso l’Italia guida la pattuglia con 44 aziende, mentre i padiglioni nazionali sono riservati all’Oriente con Giappone, Cina e Taiwan.