Il futuro chiama il denim di PV

E’ “Tomorrow calling” il tema della prossima edizione di Denim Première Vision, che torna a Parigi con tante novità, volute da espositori e organizzatori.

Il 2 e 3 novembre al Paris Event Center andrà in scena un salone rinnovato in tante parti proprio alla vigilia del suo decimo compleanno, che sarà celebrato nel 2017: oltre alla cultura del denim Première Vision si impegna a condividere le grandi sfide del futuro del mercato del jeans con i suoi espositori ed i suoi visitatori. La campagna Tomorrow is Calling rappresenta questo cambiamento grazie alla sua firma che mette l’accento, e la scelta delle sue icone- sulla generazione Z – o C per Creazione, Collaborazione, Comunicazione, Collegamento.

Oltre alla Trends Area che illustrerà i nuovi orientamenti stagionali, Denim Première Vision propone esperienze insolite per stimolare l’immaginazione dei marchi e permettere ai compratori e agli stilisti di comprendere meglio l’evoluzione del mercati e le sfide della creazione e del consumo, come “Share & Shake – The Denim Sessions”, quattro format interattivi di 45 minuti durante i quali gli espositori ed i visitatori potranno decodificare ed esplorare tutte le nuove innovazioni ed evoluzioni future dell’industria grazie alle testimonianze di esperti.

Mercoledì 2 novembre spazio a “Beyond Stretch – la composizione del denim perfetto” e “Quali sono le aspettative della generazione Z?”, mentre giovedì toccherà a “Smart Creation – scoprire le sfaccettature inesplorate del denim
Denim repellente, vegano, traspirante, ultra resistente…tante performance più sostenibili al servizio del mercato e della creazione. Ma un denim “Smart” e “Denim e strategia del marchio: le chiavi del successo”.

Un’altra novità è Première Vintage Market lanciata in collaborazione con l’italiano Denim Boulevard: uno spazio dove il sourcing vive una nuova dimensione.

Per quanto riguarda il ritorno a Parigi gli organizzatori sottolineano come questa scelta sia stata sostenuta e perorata dai circa ottanta espositori, divisi in tessitori (58%), confezionisti esperti di lavaggio e di finissaggio (12%), produttori di accessori (18%), produttori di fibre e filatori (3%), enti di promozione (4%), esperti nello sviluppo di tecnologie.

La provenienza è divisa tra Turchia (29%), Italia (11%), Marocco 11%), Giappone (6%), France (5%), oltre a Germania, Pakistan, Belgio, Spagna, Tunisia, Brasile, USA, Tailandia, India e Hong Kong.

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