E’ andato ad una startup pisana che ha ideato una tecnologia per trasformare gli scarti tessili in plastica il primo premio della Startup Marathon, arrivata alla sesta edizione.
L’iniziativa, promossa da UniCredit Start Lab, Area Science Park e Fondazione Comunica, ha visto trionfare CDC Studio, che porta a Pisa anche il premio per la migliore startup a maggioranza femminile. Seconda classificata la viterbese GeneSys Bio, terza la torinese NanoMuG
Il riconoscimento è arrivato grazie a Miktòs, una tecnologia che trasforma gli scarti (fibre ma anche abiti invenduti o dismessi) in un polimero estrudibile, compatibile con le principali tecnologie di stampaggio, utilizzabile in settori come arredamento, calzature, edilizia, automotive. Il polimero può essere riutilizzato nuovamente nel processo di recupero iniziale, rendendolo un esempio di materiale riciclabile all’infinito.
La startup ha anche sviluppato Cōēo, un rivestimento per rendere impermeabili e antivento i capi realizzato recuperando e riutilizzando imballaggi in plastica.
Al secondo posto GeneSys Bio, con un dispositivo con kit liofilizzati, al terzo posto NanoMuG, con un’idea legata alla somministrazione di farmaci avanzati.
Nella foto, da sinistra, Enrico Di Oto (GeneSys Bio), Cristina Di Carlo (CDC Studio), Lorenzo Sardelli (NanoMuG)







