Agitazioni sindacali, proteste, scioperi dei treni: i giorni di Heimtextil sono stati caratterizzati da problemi piuttosto insoliti in Germania ma alla fine i numeri hanno dato ragione al salone, che ha visto aumentare i visitatori, anche quelli internazionali.
E sono aumentati anche gli espositori, 2.838 (+25%), che hanno visto passare davanti agli stand 46.000 visitatori provenienti da circa 130 nazioni e 2.838 espositori provenienti da 60 nazioni. Ha colto nel segno la novità Carpets & Rugs ed anche dibattiti, tour e workshop sono stati seguiti da molti addetti ai lavori.
“Heimtextil – dice Detlef Braun, membro del comitato esecutivo di Messe Frankfurt – si chiude con una partecipazione travolgente. L’aumento di spazi, espositori e visitatori conferma la crescita e stabilisce nuovi standard per un tessile sostenibile e guidato dall’intelligenza artificiale”.
I primi dieci Paesi espositori sono stati Cina, India, Turchia, Pakistan, Italia, Germania, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna e Paesi Bassi, mentre la top ten dei visitatori è guidata dalla Cina, seguita da Germania, India, Giappone, Croazia, Macedonia, Pakistan, Slovacchia e Cipro.