I dati della congiuntura semestrale affondano Burberry e buona parte del lusso europeo in un lunedì mattina borsistico che ha vissuto il maggior ribasso azionario dal 2012 alla Borsa di Londra, con perdite superiori al 12 per cento.
Anche a Piazza Affari i principali titoli del lusso hanno risentito dell’andamento del titolo della società inglese e dei timori degli analisti sul calo delle vendite in Asia e in particolare in Cina: Salvatore Ferragamo ha registrato ribassi del 6%, Moncler del 2% e Tod’s dello 0,8 per cento.
Burberry ha registrato nel primo semestre ricavi stabili, ma al di sotto delle attese, a 1,11 miliardi di sterline (pari a circa 1,49 miliardi di euro) rispetto agli 1,16 miliardi attesi dagli analisti. Inoltre, nel secondo trimestre, le vendite same-store sono aumentate solo dell’1%, un rallentamento marcato rispetto al +10% dello stesso periodo del 2014.
Potrebbero essere i primi effetti tangibili della crisi cinese: secondo Milano Finanza riguardo agli analisti di Equita, sono stimati ricavi in calo nel terzo trimestre in particolare per Ferragamo, che in Cina ha il 35% del fatturato.