Nel terzo trimestre del 2018 la raccolta degli ordini di macchinari tessili italiani è rimasta stazionaria rispetto al terzo trimestre 2017. Secondo le stime di Acimit la raccolta ordini dei costruttori italiani ha avuto andamenti contrastanti: in Italia l’indice ha fatto segnare un valore assoluto di 121,9 punti (+30% rispetto al periodo luglio-settembre 2017), sui mercati esteri, invece, si è verificata una flessione del 2%.
“Le aziende – dice il presidente di Acimit Alessandro Zucchi – hanno riscontrato in molti dei principali mercati esteri una fase di rallentamento nei primi nove mesi dell’anno. In Cina, soprattutto, nostra principale destinazione, le tensioni commerciali con gli Stati Uniti hanno di fatto frenato i piani di investimento di molte imprese tessili”.
Sul mercato italiano gli ordini sono in crescita, soprattutto grazie all’impulso dato dagli incentivi 4.0:”Il disegno di Legge di Bilancio – dice ancora Zucchi – ha finalmente un testo definitivo. La conferma della Nuova Legge Sabatini e dell’iperammortamento, anche se con qualche novità, sono segnali positivi che arrivano alle imprese. Ora è necessario un impegno ulteriore sul fronte della formazione. Impianti produttivi digitalizzati richiedono una forza lavoro in grado di farli funzionare al meglio. Spetta al Governo prevedere incentivi per la formazione 4.0 e alle Associazioni di categoria supportare le aziende in questo percorso formativo”.