Tendenze di mercato invertite, crescita sul mercato russo dei marchi europei, elevata richiesta di spazi, crescente rilevanza dei visitatori commerciali: questi gli ingredienti alla base della crescita recente di CPM Mosca, il salone che si avvia alla 32′ edizione, in programma dal 25 al 28 febbraio.
Le flessioni del mercato russo degli ultimi cinque anni sono state invertite nel 2018: per esempio sono aumentate le esportazioni di vestiti dalla Germania (+16%) nei primi nove mesi dello scorso anno, con la moda donna a fare da traino, seguita da intimo e costumi da bagno. Per questo sono attesi a Mosca ancora più brand tedeschi, che saranno oltre cento.
Ma è l’Italia il Paese capofila per le esportazioni di abbigliamento in Russia, con il 45% del totale: 130 le collezioni italiane di abbigliamento femminile, uomo, bambino e accessori presenti a Mosca, con tanto di padiglione ‘Fashion from Italy’. E poi francesi e scandinavi: “Fortunatamente – dice Thomas Stenzel, ad di OOO Messe Düsseldorf a Mosca – lo sviluppo delle esportazioni di abbigliamento dai 28 stati membri dell’Unione Europea in Russia è cresciuta ancora del 4% con un impressionante 1,84 miliardi di euro di valore. Questo trend di crescita positivo supera la media”.