Un intero distretto al lavoro per sostenere la candidatura di Como al Network Città Creative Unesco, con la seta in prima linea come fiore all’occhiello.
Il riconoscimento di Città Creativa, nella sezione artigianato tessile, ha superato il pre-screening svolto dai tecnici della sede internazionale Unesco a Parigi , dove ora è atteso il dossier di Como per la valutazione finale, con i risultati che saranno comunicati all’inizio di novembre.
Il Comune di Como, la Fondazione Alessandro Volta e il Comitato Como e Seta hanno riunito a Villa del Grumello i player del territorio per condividere con loro i prossimi passi da fare e sono stati presentati il marchio identificativo del progetto (foto a lato) e il portale www.comocreativecity.com.
Il presidente del Comitato Como e Seta Stefano Vitali e il presidente della delegazione di Como di Confartigianato Imprese Davide Gobetti hanno descritto il marchio: “La lettera C indica Como e creatività e si sviluppa su un cerchio che rimanda al concetto di economia circolare, mentre le linee sovrapposte alla C e al cerchio formano una rete, con un rimando metaforico alla seta (l’armatura del tessuto) e alla coralità delle partecipazioni che compone il network Città Creative Unesco. Il font è in color “Biscay Bay” un pantone tessile, una nuance di verde-blu che rappresenta il colore del lago”.
Il sogno di Como è diventare la dodicesima città Unesco italiana: Biella, Carrara e Fabriano lo sono per l’artigianato, Alba, Bergamo e Parma per la gastronomia, Bologna e Pesaro per la musica, Roma per il cinema, Torino per il design e Milano per la letteratura.