Intesa Sanpaolo e SMI

Il tessile di Biella spicca nella lista dei distretti green

Intesa Sanpaolo ha presentato il 16′ rapporto annuale “Economia e finanza dei distretti industriali: le sfide green e digitale” con la lista dei territori campioni del Made in Italy, con una patrimonializzazione record e fatturati superiori del 20% rispetto a quelli del 2019.

In questo contesto, generalmente confortante, tessile e meccanotessile di Biella sono gli unici tra i settori del tessile italiano ad entrare in lista. Dal rapporto emerge la capacità delle aziende nel superare le difficoltà, dal Covid alla guerra in Ucraina; nel 2025 dovrebbe arrivare una graduale accelerazione della crescita.

Analizzati i bilanci di circa 20.800 imprese localizzate nei distretti industriali: il fatturato, dopo il balzo nel biennio 2021-22, ha avuto un lieve incremento nel 2023 (+0,8% a prezzi correnti) e tutti i settori mostrano valori maggiori rispetto al 2019.

Nel 2023 l’export distrettuale è rimasto sostanzialmente stabile, confermando i livelli record del 2022, quando per la prima volta si era superata la quota dei 150 miliardi di euro esportati.

La situazione ha portato le aziende ad investire per efficientare i processi produttivi e per potenziare l’autoproduzione di energia: la doppia transizione green e digitale è, e sarà, il principale driver degli investimenti in Italia e nei distretti industriali; una spinta importante potrà venire dagli incentivi a favore di Transizione 5.0, che complessivamente prevedono circa 13 miliardi di euro di crediti d’imposta.

Nella lista dei 25 migliori distretti per performance di crescita, redditività e patrimonializzazione, guidata dall’oreficeria di Valenza davanti alle macchine agricole di Reggio Emilia e Modena e ai vini distillati del bresciano, il tessile biellese è al 16 posto, il meccanotessile al 21′.

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