C’è tanto tessile italiano di qualità al Fuorisalone 2024 a Milano, con artisti e designer che hanno attinto alla produzione di aziende di prima fascia.
Morea, uno dei tessuti di Carvico, veste Talamo, l’installazione artistica in occasione di We Will Design, il progetto promosso da BASE Milano che accoglie e promuove lavori di designer da tutto il mondo. L’opera (nella foto), una scultura performativa sospesa firmata Lemonot, frutto della creatività del duo di architetti italiani Sabrina Morreale e Lorenzo Perri, rappresenta un immenso letto leggero che diventa stanza senza delimitare un volume, senza mai chiudersi.
Il letto è realizzato da Noctis, che ha scelto Morea per rivestirlo: è un tessuto in poliammide opaco, leggero, ultra resistente, bielastico e resistente al pilling.
Fit+Form+Function celebra invece la partnership tra The Lycra Company, Eurojersey e Marithé + Francois Girbaud. Il focus del progetto è la presentazione al Fuorisalone della capsule collection dei due designer, realizzata con tessuti Sensitive Fabrics powered by Lycra fibre.
La capsule, capi unisex-manifesto ispirati ai messaggi/icone simbolo dell’Agenda 2030 dell’ONU, è protagonista di un inedito allestimento nel Chiostro del Museo Diocesano. È anche un modo per celebrare i venti anni dalla prima collezione dei Girbaud, la Stretch-Express, realizzata con i tessuti Sensitive Fabrics.
Botto Giuseppe infine affianca al Fuorisalone Bav Tailor, la paladina della moda sostenibile e del pensiero olistico nella presentazione del suo Śakti Sphere, uno spazio santuario di elementi essenziali per la casa lo slow-living, il design di moda. E’ una boutique concettuale all’interno dello spazio Covini, dove sono presentati i capi couture progettati da Bav Tailor insieme alla Vishuddi Slowea Collection, la Pashmina, il Throw e i Plissé Cushions realizzati con i tessuti di di Botto Giuseppe: Slowool Earth, Natural Born Cashmere, Slowool e Slowilk.