“Poteva andare peggio”. E’ questo quello che avranno pensato gli organizzatori di Interfilière alla fine del salone: lo spostamento a Lione per evitare la concomitanza con la finale degli Europei di calcio, la crisi economica, la tensione per la sicurezza e il rischio attentati erano tutti ingredienti per un potenziale flop che invece non c’è stato.
Alla fine Lione ha riaccolto la ‘sua’ fiera in modo positivo e i visitatori sono stati circa 10.000, ovviamente in grande maggioranza europei: Francia, Italia, Spagna, Croazia, Romania e Albania i Paesi più rappresentati, ma anche la Russia ha risposto bene all’appello. Sul fronte degli espositori invece i numeri sono più o meno stabili, con Olanda e Belgio che escono dalla top ten dove invece dominano, nell’ordine, Francia, Italia e Regno Unito. Poi Germania, Spagna, Cina, Hong Kong, Stati Uniti, Russia e Svizzera.
Ancora per quanto riguarda i visitatori da segnalare la presenza di sudamericani (Brasile e Colombia), indiani e vietnamiti.