Da GenovaJeans Cna Federmoda candida la filiera italiana quale pioniere di una produzione tessile moda e dei jeans circolare.
“L’Italia – ha detto il presidente nazionale di Cna Federmoda Marco Landi intervenendo a Genova all’incontro ‘I jeans e l’economia circolare’ – può assumere un ruolo primario nel settore della moda e nella circolarità”.
Il panel ha illustrato le origini italiane e genovesi del jeans, aprendo al futuro interamente circolare del settore. Tra i presenti al tavolo anche il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, secondo il quale la manifattura tessile nostrana è già inserita all’interno delle strategie di riduzione ed efficientamento energetico e di implementazione dei modelli di business circolari.
Cna Federmoda ha illustrato lo stato di circolarità del sistema moda in Italia, i bottleneck, e il perché la filiera, ancora intatta, abbia un ruolo fondamentale in questa sfida.
“E’ necessario l’incontro tra politica ed industria – ha spiegato Landi – per trovare soluzioni efficienti al fine di entrare definitivamente nel secolo della circolarità. Di fatto, l’attuale stato dell’arte nell’ottica della circolarità inibisce le imprese nel costruire innovazione sostenibile. Come sistema-Italia e con una capacità superiore rispetto agli altri paesi, vi sono tutte le prerogative, partendo dai distretti industriali artigiani della moda, di implementare la sostenibilità, filiere e percorsi tracciabili, con i quattro pilastri per una produzione dei jeans, e del tessile-moda, pienamente sostenibile: durabilità, salubrità dei materiali, circolarità della produzione e riciclabilità dei materiali impiegati e tracciabilità”.
A GenovaJeans CNA Federmoda ha anche lanciato last minute una call di partecipazione verso altre imprese oltre quelle coinvolte dagli organizzatori della manifestazione portando a partecipare altri brand: Dafné Sanremo, Hamaki-ho, Par.Co Denim, Takeshy Kurosawa attraverso una esposizione dedicata in via di Pré 129.