Tecnologia, innovazione, organizzazione, mercati e formazione. Gli orizzonti di Alessandra Guffanti, presidente del Gruppo dei Giovani Imprenditori di Sistema Moda Italia sono molto ampi: il primo tema da affrontare si chiama Connection, ovvero l’idea di Smi per avvicinare i brand ai terzisti. Non è ancora pura tecnologia ma lo sarà, diventando una piattaforma digitale.
“E’ un modo semplice ma efficace, che prima non c’era e che infuturo passerà anche dal web o da un software. In pratica ogni brand che avrà necessità di trovare un’azienda di confezioni piuttosto che una nobilitazione potrà chiamare i nostri uffici di Sistema Moda Italia e sarà indirizzato verso uno o più dei nostri soci che potrà offrire la propria esperienza e le proprie conoscenze”.
Per Smi da un lato c’è un impegno di personale e risorse ma dall’altro potrebbe arrivare una crescita…
Sì, perchè noi diamo ai brand nomi di aziende sicure e certificate, mentre chi non fa ancora parte di Smi può vedere in Connection un modo utile per sviluppare l’attività e farsi conoscere. D’altronde io considero la nostra associazione una vitamina, che dà energia se si è in salute e consigli se invece c’è bisogno di supporto.
Quindi ci sono buoni esempi di associazionismo in Italia?
Ho partecipato per Smi al G20 Young Entrepeneurs in Cina e mi sono confrontata con coetanei di tanti paesi e posso dire che noi siamo un’eccellenza, abbiamo meccanismi molto propositivi.
I mercati sono in evoluzione continua, per politiche e mercati. Come si fa a restare al passo?
La geopolitica non può essere governata. Dobbiamo sempre essere in grado quindi di valorizzare le nostre qualità, seguire l’innovazione e penso a Horizon 2020, a qualche startup, a strumenti come TexClubTec e Po.In.Tex. E poi fare formazione, perchè i nostri distretti tessili sono a macchia di leopardo, su territori separati tra loro, c’è disinnamoramento dei giovani per queste professioni e alla lunga potrebbero mancare risorse.
