Monti, Albini e Tollegno, la fiera dell'eccellenza

Stand di stile e concretezza, camicie in bella vista, un’area dedicata agli affari preceduta da un bar con panini con affettati preparati sul posto che aiutano ad alleggerire l’attesa dell’incontro con i responsabili commerciali: il Gruppo Monti è arrivato a Milano Unica con la voglia di onorare la vetrina italiana più importante. Luca Belenghi è soddisfatto: “I parametri per valutare una fiera sono tanti – spiega – ma dal punto di vista di quantità e qualità dell’affluenza non ci possiamo lamentare”. La ‘sua’ azienda, come tutte le altre del settore, non è sfuggita alla regola dell’ottovolante, ovvero di un 2016 con picchi alti e improvvisi stop di ordini: “Come gruppo – spiega – siamo stati in linea col 2015, il che significa tanta fatica per nulla, ma al nostro interno abbiamo situazioni diverse da prodotto a prodotto, da target a target. Sicuramente l’incertezza e l’instabilità su tanti fronti non hanno favorito i mercati ed anche per il 2017 mi aspetto risultati al massimo pari a quelli del 2016. Almeno il primo semestre sarà difficile”.

Naturale quindi pensare al primo appuntamento del secondo trimestre, la fiera di luglio. Per chi fa sia Milano che Parigi i rischi sono forse ridotti: “L’anticipazione di Milano è una sfida necessaria – dice Belenghi – ma per tutta la filiera non sarà uno scherzo arrivare pronta a luglio. Il lavoro di ricerca, innovazione e sviluppo richiede tempo e dovremo fare un grande sforzo. Poi è ovvio che ogni fiera ha le sue peculiarità e quindi a Première Vision a settembre porteremo qualcosa di complementare e aggiuntivo alla collezione che invece presenteremo a Milano Unica, pur mantenendo il nostro indirizzo”.

Forte di un fatturato 2016 di 147,6 milioni di euro (minimo calo rispetto ai 148,5 del 2015) e reduce da investimenti continui a livello industriale il Gruppo Albini è a Milano Unica anche dopo aver riorganizzato la divisione filati (I Cotoni di Albini S.p.A.), realizzata nel corso del 2016 per curare la qualità e la componente innovativa delle materie prime. la divisione filati ha aumentato il fatturato del 13%.

“La diversificazione dei rischi, geografica e di prodotto, si è rivelata anche quest’anno una strategia vincente – spiega il presidente Silvio Albini – e il mercato che ha dato più soddisfazione è stato quello statunitense, dove stanno prendendo sempre  più piede nuovi business model basati sull’online e su forme di distribuzione innovative. Buona è stata anche la tenuta del  segmento dei camiciai specializzati e anche della camicia su misura. Tra i nostri brand, è da segnalare la performance in  costante crescita di Thomas Mason e l’interesse sempre maggiore verso la collezione Albini, donna ”. A Milano Unica (e sarà lo stesso anche a Première Vision) la linea donna è presentata in  uno stand dedicato.

Tollegno 1900 infine ha portato nello stand tessuti per giacche realizzati grazie ad una miscellanea di fibre, e non manca il lino, proposto con l’etichetta “Ice-Linen”. Poi ci sono i tessuti in lane super 120’s, prodotti tracciabili perché provenienti dalla tenuta Beaufront in Tasmania con la quale da anni Tollegno 1900 lavora in esclusiva. Ed è tornato a Milano Unica anche il tessuto 3Dwool.

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