Pietro Marzotto

L'addio a Pietro Marzotto, uno dei re del tessile

Ad 80 anni è morto Pietro Marzotto, leader dell’omonimo gruppo industriale del tessile e vicepresidente di Confindustria. Ha avuto il merito di creare un gruppo di eccellenza nel mondo del tessile e della moda dagli anni ’80 in poi: tra le acquisizioni storiche quelle di brand come Bassetti, Hugo Boss e Valentino.

Figlio di Gaetano, era andato al vertice dell’azienda nel 1968 trasformandola di fatto da lanificio a multinazionale. Lino, lana, abbigliamento e arredo casa con Bassetti tra i settori di cui Marzotto si è occupato con successo: infine le diversificazioni dal 2004 in poi, quando la grande famiglia Marzotto si spacca tra contrasti e scelte imprenditoriali diverse.

Prima di essere imprenditore era un uomo di grande umiltà

Ricorda Marzotto anche Marino Vago, presidente di Sistema Moda Italia, insieme a tutti gli imprenditori del mondo tessile-abbigliamento: “Pietro Marzotto – dice Vago – è stato un grande protagonista del tessile italiano, che non solamente ha portato la sua azienda di famiglia ai più alti livelli, grazie ad una visione moderna e intraprendente, ma ha saputo impegnarsi in prima persona nel sistema associativo nazionale e territoriale affinchè le aziende fossero vere comunità dove la vita civile si dovesse esprimere al meglio. Prima di essere imprenditore era un uomo di grande umiltà, che ha messo la sua capacità al servizio del Paese, come lui sapeva fare. Artefice “ante litteram” di tutti i più attuali valori di welfare, con i suoi modi appassionati era un grande difensore di prìncipi, attento e sensibile al confronto. La sua assenza si sentirà, in questo mondo, che era il suo mondo, dove era nato, nell’azienda tessile di famiglia, e che ha contribuito, in modo unico, a fare crescere nel mondo. Il tessile, oggi, avrà la responsabilità di continuare ad essere interprete dei suoi valori e del suo esempio”.

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