L’assemblea annuale dell’Associazione Nazionale del Commercio Laniero ha fatto da cassa di risonanza per dati e numeri che certificano come il 2022 sia stato un anno estremamente positivo per questa fibra naturale.
Il presidente Claudio Lacchio, nel salutare gli associati, ha parlato di “2022 ricordato come uno dei più positivi degli ultimi decenni per tutti i settori del commercio e dell’industria laniera, con numeri molto positivi ed in costante crescita durante tutta la stagione”.
La fine della pandemia ha migliorato i precari equilibri del biennio precedente: il comparto tessitura ha raggiunto livelli di ordini e produzione record ed anche la maglieria, sia cardata che pettinata, ha avuto ottime performance.
A fare da contraltare, secondo Lacchio, ci sono state “la scarsità ed inadeguatezza, in termini quantitativi e produttivi, della filiera tessile in Italia e più in generale in Europa. A fronte di numeri in espansione, la capacità produttiva europea non si è dimostrata in grado di soddisfare la domanda, ad ogni stadio di lavorazione, con l’aggravante di una preoccupante scarsità di manodopera”.
Le aste per la materia prima hanno riflesso l’aumento della domanda, con prezzi in deciso aumento soprattutto nelle tipologie fini e superfini, ed un andamento più regolare seppur sempre al rialzo per le lane medio – fini. C’è invece totale assenza di domanda per le lane più ordinarie, che hanno raggiunto livelli abbondantemente sotto il costo di produzione, con l’accumulo di scorte imponenti soprattutto in Cina.
“La produzione mondiale di lana – ha aggiunto Lacchio – dopo anni di calo ha trovato una certa stabilità con leggera tendenza al rialzo nelle ultime due stagioni. Da segnalare anche, per quanto riguarda le lane certificate, una marcata diminuzione del premio riconosciuto in asta a queste lane rispetto a quelle prive di certificazione. Anche la domanda per le fibre naturali pregiate è stata molto sostenuta, in particolare per cashmere, mohair e seta, mentre alpaca e angora hanno registrato un andamento più regolare”.
Lacchio ha poi parlato anche delle novità in casa dell’associazione, che nel 2021 ha festeggiato i 100 anni: è stato modificato lo statuto, prevedendo la possibilità di adesione anche dei vari settori dell’industria tessile, ritornando a quell’idea di “Laniera” del 1920.
Un’apertura che ha portato all’arrivo di alcuni dei principali nomi della tessitura laniera italiana e all’organizzazione di specifici incontri con Sistema Moda Italia e le varie unioni industriali, ai quali è stata confermata l’intenzione di lavorare insieme sui temi come la rappresentanza italiana presso l’International Wool Trade Organisation e lo sviluppo di protocolli comuni di sostenibilità e tracciabilità.
In più la collaborazione e sponsorship con Master Fibre Nobili, la borsa di studio finalizzata alle materie prime con Its Tam di Biella, la presenza a Filo a Milano e la prossima partecipazione al Congresso IWTO di Kyoto come capo delegazione italiana per conto di Smi.