Le fiere digitali hanno un nuovo canale

Nell’ormai più che attuale dibattito tra fiera campionaria e fiera virtuale si inserisce anche il contributo di BSamply, una realtà già incontrata a Première Vision.

La startup, in un momento di contatti a distanza, si trasforma in manifestazione fieristica 4.0 mettendo a disposizione di fornitori di materie prime e brand d’abbigliamento un modo per incontrarsi, campionare, contrattare, vendere e acquistare online.

L’European Exhibition Industry Alliance ha stimato che le mancate vendite dovute alla cancellazione o al rinvio di eventi fieristici in Europa ammontano, solo per il periodo primaverile, a 39 miliardi di euro e il mancato incontro fra domanda e offerta è uno dei motivi principali della crisi.

Bsamply tradeshow project va oltre il market place o la viewing room e consente di scambiarsi domande, risposte e offerte in tempo reale via chat, mostrare i prodotti del proprio stand digitale e le loro specifiche (composizione, colore…), scegliere di far vedere alcuni prodotti pubblicamente a tutti gli utenti o privatamente ai propri clienti, campionare, avviare contrattazioni, concludere ordini e persino realizzare transazioni.

“E’ un ampliamento della nostra piattaforma che rendiamo disponibile per affiancarci alle fiere di settore – spiega Andrea Fiume, CEO e fondatore di Bsamply – con usabilità immediata e dal design volutamente minimal. E’ stata progettata per consentire agli addetti ai lavori di svolgere i processi in modo tradizionale, imitando il più possibile un incontro offline. Vogliamo creare un ponte fra PMI e grandi marchi e contribuire ad aiutare un settore che in questo momento sta attraversando grandi difficoltà”.

Una volta finita l’emergenza per il Covid-19 la piattaforma resterà aperta facendo da ponte fra chi è riuscito a partecipare con un proprio stand fisico e chi non ha potuto spostarsi, integrando online e offline.

Nella foto, a destra, Andrea Fiume, con l’amministratore delegato della Marzotto Lab Luca Vignaga.

Condividi articolo