L'economia circolare in scena al Materia

Una mostra per ricordare cos’era il distretto di Prato, cos’è e cosa deve essere nel futuro: “Cencio dice male di straccio”, al Museo Materia di Cantagallo dal 16 novembre al 3 dicembre, racconta in tanti modi diversi quello che il mondo di adesso chiama economia circolare e che in Toscana si fa da qualche secolo. L’esposizione di stracci, attrezzi per il riciclaggio, immagini storiche e artistiche, indumenti, cappelli usati in rappresentazioni teatrali, biciclette ricavate da pezzi di macchinari, vignette che raccontano vita, morte e resurrezione di un cappotto di lana e pezzi di film è un viaggio nel tempo: “Qui c’è quello che il mondo di adesso ci chiede e che dobbiamo essere pronti a dare perchè è una cosa che Prato fa da sempre e nessuno può farla meglio di noi” spiega Riccardo Matteini, che con il socio Roberto Gualtieri è il promotore e il realizzatore di Materia e che si è detto disposto a far diventare l’esposizione itinerante su richiesta di qualsiasi museo di qualsiasi distretto.

Realizzata in collaborazione con l’architetto Giuseppe Guanci e con Luciano Nistri la mostra ha il patrocinio dei tre comuni della Val di Bisenzio, di quello di Prato e della Regione Toscana, tutti enti presenti all’anteprima odierna, e dà anche spazio ad Astri, la nuova associazione pratese di tessile riciclato. “Di economia circolare si parla in Europa – ha detto l’assessore pratese alle attività produttive Daniela Toccafondi – e noi abbiamo il know-how da secoli. Prato ha progetti già avviati in questo settore e deve salvaguardare la propria tradizione anche attraverso iniziative come questa”.

“Condivido il pensiero di Matteini che adesso vale più il ‘come’ e perché’ un prodotto viene fatto piuttosto che ‘dove – ha aggiunto il consigliere regionale Nicola Ciolini – e la mostra ci ricorda che a fare certe cose siamo i migliori da sempre. Ci sono odori, colori e sensi legati al tessile da apprezzare”.

“Per noi amministratori del territorio – ha concluso il sindaco di Cantagallo Guglielmo Bongiorno – c’è grande soddisfazione per quello che fanno Matteini e Gualtieri. Non si tratta solo di tessile ma anche di cultura, arte, risorse. Per certi versi siamo al punto zero in tanti settori e c’è l’occasione per un riambio generazionale e per ascoltare le richieste che ci arrivano dal mondo; non lasciamocele scappare”.

“E’ un museo che ho visto nascere – aggiunge Ilaria Bugetti, ex sindaco di Cantagallo e consigliere in Regione – e vedere che mette a disposizione dei giovani, non solo pratesi, tutto questo bagagli di storia e tradizione mi fa grande piacere. Spero che un giorno Materia possa essere inserito nel percorso museale regionale, se lo merita”.

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