Lo sviluppo sostenibile passa dal Biella Master

Si è discusso di “Sviluppo sostenibile come parola chiave per l’innovazione e la crescita dell’industria tessile”, nell’evento voluto dall’associazione “Alumni” del Biella Master. Francesca Carà e Sergio Foglia, Head of sustainability and compliance Raw material expert del Lanificio Piacenza assieme a Debora Tricarico la prima, Project officer materials innovation lab del Gruppo Kering il secondo, hanno dato vita ad un dibattito incentrato sulla sostenibilità, le sue sfumature e le strategie aziendali in questo ambito.

Cos’è veramente la sostenibilità? Quanto è sostenibile la nostra vita e quanto siamo sicuri che le nostre azioni lo siano? Carà e Foglia hanno illustrato al pubblico come la sostenibilità sia diventata “uno dei maggiori parametri di competitività sul mercato” per i quali tutta la filiera si sta attivando. Debora Tricarico ha invece spiegato quanto i marchi e i gruppi del lusso credano nel progetto della sostenibilità, anche se ci sono delle tempistiche da rispettare che spesso sono in contrasto con gli obiettivi mondiali.

Durante il dibattito i relatori sono riusciti a dare un quadro generale di cos’è la sostenibilità oggi, illustrando le azioni già intraprese e quelle ancora da compiere. La giornata ha avuto inizio con l’incontro di rito tra ex-masterini e i candidati masterini aperto da Marinella Uberti, consigliere e tesoriere del Biella Master ed ex-masterina della prima edizione. Ad organizzare l’evento tre ex masterine: Elena Comunian, Maddalena Cozzi e Roberta Accardi con il supporto di Giovanni Schiapparelli, direttore del Biella Master.

L’incontro è stato sponsorizzato dalla Quality Biella Group, col titolare, Alberto Platini che nel suo discorso di ringraziamento ha fatto riflettere i masterini sulla realtà lavorativa, spiegando il significato di sostenibilità in questo contesto e da un punto di vista imprenditoriale. A chiudere le parole del presidente e fondatore del Biella Master, Luciano Barbera, il quale ancora una volta ha spronato i giovani a ragionare con la propria testa, credere nel tessile e nel made in Italy.

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