Donna Karan torna americana: Lvmh venderà la fashion house a G-III Apparel Group per 650 milioni di dollari (circa 592,3 milioni di euro) tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017. L’acquisizione riguarda Donna Karan International, proprietaria dei marchi Donna Karan e Dkny, e consentirà a G-III, come ha sottolineato il presidente e ceo Morris Goldfarb, di diversificare il portafoglio marchi.
“Donna Karan International vanta un forte heritage, notorietà globale e rinnovate energie – ha commentato Toni Belloni, group managing director di Lvmh – Quando G-III ci ha avvicinati per l’acquisizione del brand abbiamo concluso che era arrivato il momento e che era la società giusta per il suo futuro. Siamo grati al ceo Caroline Brown, ai direttori creativi Maxwell Osborne e Dao-Yi Chow e a tutto il management e design team per le attività strategiche che hanno creato una piattaforma per supportare la continua crescita di Dkny”.
L’importante acquisto sarà finanziato con nuovo indebitamento, 75 milioni di azioni G-III di nuova emissione, che andranno in portafoglio a Lvmh, più l’emissione di seller note per altri 75 milioni di dollari. In relazione all’operazione il gruppo quotato al Nasdaq ha ottenuto finanziamenti daBarclays e JPMorgan Chase Bank. Si tratta di 525 milioni di dollari di credit facility e di un finanziamento di medio-lungo periodo, per un ammontare di 450 milioni.
G-III Apparel Group ha origine nel 1956, quando Aron Goldfarb, un sopravvissuto all’Olocausto e immigrato negli Stati Uniti, apre una piccola impresa di outerwear nel cuore del Garment District di New York. Oggi è un gruppo da 2,34 miliardi di dollari di fatturato (+11% rispetto all’anno prima, come emerge dal bilancio fiscale terminato il 31 gennaio 2016, +11% rispetto all’anno prima).
Tra i marchi di proprietà elenca Vilebrequin, Andrew Marc, Bass e G.H. Bass e G-III Sports by Carl Banks, mentre tra le licenze conta label come Calvin Klein, Tommy Hilfiger, Karl Lagerfeld, Kenneth Cole, Cole Haan, Guess?, Jones New York, Vince Camuto, Ivanka Trump, Levi’s e Dockers.
Oltre alla produzione si occupa anche della distribuzione retail con le insegne Wilsons Leather, Bass, G.H. Bass & Co., Vilebrequin e Calvin Klein Performance.
Tra gli altri rami di attività c’è quello della fornitura dei team sportivi: G-III ha la licenza per la National Football League, la National Basketball Association, la Major League Baseball, la National Hockey League, Touch by Alyssa Milano e per un centinaio di college e università statunitensi.
Lvmh aveva acquistato Donna Karan International nel 2001 per 643 milioni di dollari. La griffe, grazie alla direzione della fondatrice e direttrice artistica, la stessa Donna Karan, è stato uno dei brand più rappresentativi della moda americana degli anni 90 insieme a Calvin Klein, puntando su capi basic-chic proposti con le due griffe Dki e Dkny. Da parte sua, il colosso francese del lusso ha faticato a ridare lustro all’azienda. L’attuale coppia di direttori artistici, Maxwell Osborne e Dao-Yi Chow, già fondatori di Public School, non è infatti riuscita a far aumentare le vendite, mentre Donna Karan ha lasciato la società l’anno scorso, dopo un ultimo periodo di non facile convivenza.