La deputata è stata eletta nel collegio di Modena
I rappresentanti di Carpi Fashion System, Legacoop Estense e di alcune aziende hanno incontrato Beatrice Lorenzin per parlare di riconversione temporanea dell’attività alla produzione di mascherine e dispositivi di protezione individuale.
Sono stati sottolineati i costi di analisi e produzione che difficilmente potrebbero essere anche solo coperti qualora venisse applicato a tutte le modalità di vendita di mascherine il prezzo di 50 centesimi annunciato dalle autorità nazionali.
I 50 centesimi – dicono i produttori – se applicati senza tenere conto delle diverse tipologie di mascherine, in primis la differenza tra monouso e lavabili, rischierebbero di penalizzare ulteriormente un settore tra i più colpiti dallo stop generalizzato alle attività.
Dopo aver ascoltato e interloquito Beatrice Lorenzin si è impegnata a portare le istanze degli imprenditori nelle sedi competenti: “L’esperienza di questi mesi – ha detto – ci ha mostrato come sia importante garantire per il paese capacità di autosufficienza nella produzione di ausili di sicurezza , vale per approvvigionamento delle mascherine o dei ventilatori così come di alcune materie prime per la realizzazione dei test. Per questo dobbiamo fare in modo che la produzione italiana sia sostenibile per le imprese che non possono competere con il mercato del lavoro asiatico. Mi farò relatore con i colleghi del Pd delle criticità che ci ha presentato la filiera”.