Meno abiti venduti nei negozi austriaci

Le vendite di abbigliamento nei negozi austriaci stanno soffrendo la crescita di quelle online: nessun altro settore commerciale austriaco ha perso così tanto negli ultimi anni.

Nel 2016 il fatturato è diminuito dell’1,6% mentre l’online al dettaglio è cresciuto del 4%. Secondo il responsabile della Camera di Commercio di Vienna, Herbert Gänsdorfer, fino a 10.000 negozi specializzati al dettaglio potrebbero chiudere entro il 2020 e potrebbero essere persi 20.000 posti di lavoro, qualora questo trend proseguisse. “Il problema fondamentale delle imprese sono i costi elevati- dice Gänsdorfer in una nota di Ice Agenzia di Vienna – e soprattutto le tasse, mentre i gruppi internazionali che vendono via internet, come ad esempio Amazon, spesso sono privilegiati da questo punto di vista e non pagano le tasse”. Attualmente, secondo le stime, in Austria il 15/25% di prodotti tessili si vendono via internet.

Il problema colpisce anche le grandi catene tradizionali come la tedesca C&A (fondata 176 anni fa), numero due sul mercato austriaco con 134 filiali, 2.116 impiegati ed un fatturato di 410 milioni di euro. C&A reagisce a questa situazione modernizzando i punti vendita, rivedendo la struttura della rete di filiali e concentrandosi su prodotti del segmento bio (il 40% dei prodotti sono di cotone biologico).

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