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Milano Unica aumenta l'appeal all'estero, anche nei numeri

L’obiettivo, nelle scelte e negli indirizzi, è sempre stato quello: accrescere il carattere di internazionalità della fiera. Milano Unica chiude la 36′ edizione con la consapevolezza di aver intrapreso la strada giusta e di trovare nei clienti stranieri un’importante fonte di fiducia e ottimismo.

I numeri raccontano di un salone che va in archivio con 5.304 visitatori, con un incremento del 47,5% sull’edizione di febbraio 2022: 1500 quelli arrivati dall’estero (+105%) e 3804 gli italiani (+33%). Oro colato per le 475 aziende presenti, che già nei tre giorni di fiera avevano espresso soddisfazione per l’affluenza agli stand.

“Tutti i più importanti Paesi, verso i quali si dirige il nostro export di tessuti, registrano presenze significative in termini di valori assoluti e aumenti percentuali a doppia o addirittura tripla cifra” dice soddisfatto il presidente Alessandro Barberis Canonico, che può guardare, al netto delle situazioni e delle cifre legate al Covid, ad un +423% dei giapponesi, al +143% degli statunitensi, oltre a Gran Bretagna (+77%), Germania (+67%) e Francia (+32%).

“Gli espositori hanno sottolineato l’apporto qualitativo non solo dei servizi offerti, ma anche della selezione dei visitatori. La scelta di trattare di sostenibilità durante la cerimonia inaugurale ha voluto evidenziare che il prodotto non può più essere supportato solo dalla creatività, ma richiede di garantirne l’eccellenza attraverso una coscienza sempre più responsabile, intesa come trasparenza, autenticità, affidabilità e immutabilità, oltre a contenere i valori di etica sociale, ambientale e di Made in Italy” conclude Barberis Canonico.

“Quella di Milano Unica – aggiunge Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia – è stata un’edizione sicuramente positiva. E’ soprattutto sul fronte del prodotto, qualitativamente al passo con sfide sostenibili del settore, che fotografiamo le maggiori novità. La tracciabilità dei processi, sempre più rilevante nel racconto del tessile, è infatti in grado di dare un volto agli attori virtuosi della manifattura e a decretarne ancora di più la centralità nell’intero sistema moda”.

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