Se Milano Unica doveva essere davvero un primo test sullo stato di salute del tessile italiano si può iniziare a dire che la situazione è forse meno grave del previsto, almeno a giudicare dall’affluenza a Rho Fieramilano per il primo giorno di salone.
Al netto della valutazione futura del rapporto quantità/qualità dei visitatori la prima impressione è che il clima di fiducia stia davvero caratterizzando l’inizio del 2025 anche se, come ribadito anche dal presidente del salone Simone Canclini, ogni rimbalzo positivo ipotizzato non dovrebbe arrivare prima del secondo semestre dell’anno.
Molte aziende hanno lavorato solo su appuntamento, ma tante hanno anche ricevuto visite random da clienti arrivati già nelle prime ore del mattino.
Molto partecipata anche la cerimonia inaugurale, meno lunga rispetto al passato e con una tavola rotonda dai ritmi piuttosto serrati.
A dare il benvenuto è stato ovviamente il presidente Canclini, che dopo aver citato con orgoglio il record di aziende partecipanti, quasi fosse un regalo per l’edizione numero 40 (723 espositori di cui 556 presenti all’interno di Ideabiella, Moda In e Shirt Avenue, il 9,5% in più rispetto al gennaio 2024), ha lanciato il videosaluto del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti
Molti gli ospiti d’onore: il vice presidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani (anche lui in video), il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e il Prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia. Per Ice Agenzia è intervenuto Matteo Masini, mentre la tavola rotonda, moderata da Nicola Porro, ha avuto come tema”Tessile: la produzione è il
vero lusso”.
Un argomento affrontato da Toni Belloni, presidente di LVMH Italia (ma lui si è definito “piede destro di Arnault”) e Alessandra Gritti, vice presidente e CEO di Tamburi Investment Partners.