Il commento critico del presidente di Confindustria Toscana Nord Grossi: “Siamo sulla stessa barca, sbagliato e miope approfittarsi della crisi”
In tempi di crisi le prime oscillazioni riguardano il costo dei prodotti ed anche nel caso del coronavirus la questione si ripete, anche e non solo nel sistema moda, da dove arrivano segnalazioni di richieste incongrue provenienti da committenti verso i fornitori.
Pagamenti posticipati e sconti molto ingenti tra le richieste più comuni: “Come presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi – commenta il presidente Giulio Grossi – aveva già denunciato questo problema e parlato della necessità di fare quadrato intorno alla filiera. Quello dei pagamenti è uno dei temi che si dibattono al Tavolo post emergenza Covid-19 coordinato dallo stesso Cavicchi. La sezione ha lavorato per attrezzarsi a far fronte a richieste incompatibili con una corretta gestione dei rapporti commerciali, sia elaborando lettere-tipo di risposta sia facendo opera di sensibilizzazione. Con il settore moda inattivo e i problemi di liquidità che investono le aziende, stiamo vedendo di tutto, per fortuna anche comportamenti esemplari per correttezza e senso di responsabilità. Comportarsi male è anche miope. Chi fa parte della filiera moda italiana e locale è un anello di un sistema che potrà salvarsi solo se saprà collaborare, riconoscendo le esigenze degli altri segmenti produttivi. Particolarmente dissennato, poi, pensare che la filiera a valle possa scaricare i propri problemi sulle lavorazioni a monte. Siamo tutti sulla stessa barca, bisogna che tutti si decidano a capirlo”.
Confindustria Toscana Nord conferma che continuerà a tenere gli occhi aperti e ad approfondire cosa sta accadendo.
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