Camera di Commercio Prato

Nel derby delle imprese Prato batte Pistoia, ma di misura

Poche imprese in meno a Pistoia (-0,4%), poche in più a Prato (+0,3%): questo il “derby” secondo i dati i dati della Camera di commercio alla fine del 2024, un anno che ha lasciato sostanzialmente invarriate le realtà imprenditoriali delle due città.

Ma scendendo nello specifico ci sono sono numeri che evidenziano le difficoltà del manifatturiero, perché a crescere sono stati quasi esclusivamente i servizi, mentre è significativo il calo delle industrie tessili. A fine 2024 oltre alle 56.228 imprese attive risultano iscritte al Registro della Camera di commercio di Pistoia-Prato altre 7.966 aziende tra inattive, in fase di scioglimento e/o liquidazione o soggette a procedura concorsuale; di queste 3.949 hanno sede in provincia di Pistoia e 4.017 in provincia di Prato.

Nella provincia di Prato si contano 33.254 imprese registrate, di cui 29.237 attive e nel manifatturiero si scende a 8.303, con un calo dello 0,9% rispetto al 2023. Nel sistema moda il calo è dell’1,2%, particolarmente evidente nel tessile (-3,7%) e nella fabbricazione di articoli in pelle e simili (-3,2%). meglio le confezioni che però arrestano la crescita, fermandosi a 4.635 imprese attive (-0,2%).

Il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni è positivo ma il tasso medio annuo di cessazione (passa da 8% a 7,2%) resta elevato e posiziona Prato all’ultimo posto nella graduatoria delle province italiane.

Cala il numero di imprese giovanili (-5,1%, con un pesante -20,6% nel tessile e un -14,4% nelle confezioni di articoli di abbigliamento).

A Pistoia il tessile, abbigliamento e calzature cala del 5,2% ed anche lì i giovani del manifatturiero abbassano le serrande (-11,5%).

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini