E’ stato presentato al museo Ma-Ga di Gallarate il nuovo sito Internet del magazine dell’Unione Industriali Varesefocus, nuovo mezzo per far conoscere le imprese. “Perché le persone dovrebbero leggerci? – si chiede il presidente dell’Unione Riccardo Comerio – Perché dovrebbero affezionarsi ad un nuovo media? Perché scriveremo articoli, fotograferemo soggetti e creeremo dei video per dare vita ad un’informazione diversa. Ci astrarremo dalla cronaca di giornata. Vogliamo, semmai, raccontare storie di imprese in senso stretto e generale. In un’era dell’informazione che macina notizie a ciclo continuo, vogliamo dar vita ad un esperimento. Vogliamo lanciare la sfida, sul veloce terreno del digitale, di fare comunicazione e raccontare i fenomeni dell’economia e del territorio che ci circonda, senza andare alla caccia del click facile a tutti i costi. Varesefocus vuole essere una fucina di emozioni. L’impresa di raccontare: la nuova sfida di Varesefocus”.
Vogliamo portare, in un mondo iperveloce e vorace, il valore dei tempi lenti del ragionamento, della riflessione, della provocazione costruttiva
“Il progetto di lanciare il nuovo sito www.varesefocus.it – ha precisato Vittorio Gandini, direttore di Univa –nasce dall’idea di dare al magazine una presenza digitale, un vero e proprio cambio di paradigma che sta rivoluzionando la comunicazione di tutta l’Unione Industriali . Quello che fino a ieri era il nostro ufficio stampa, sempre di più si sta trasformando in una redazione giornalistica produttrice di contenuti mediatici. Parlo di video, testi, infografiche, fotografie. Il vero cambiamento è qui: nei contenuti e nella loro forma. Vogliamo essere nei confronti dell’opinione pubblica e dei media un interlocutore autorevole sui fronti dell’economia, della formazione, delle tematiche della fabbrica 4.0, dell’università, delle storie d’imprese, del marketing territoriale. Ciò attraverso la produzione di contenuti di qualità”.
“Vogliamo portare, in un mondo iperveloce e vorace, il valore dei tempi lenti del ragionamento, della riflessione, della provocazione costruttiva. Alcuni la chiamano slow communication, noi di Varesefocus ribattezziamo più semplicemente questa linea editoriale come la volontà di venire incontro alla crescente necessità che le persone hanno di capire cosa stia accadendo intorno a loro. Tanto più rapide sono le trasformazioni, tanto più c’è bisogno di qualcuno che le spieghi con il linguaggio semplice, ma ben studiato e misurato, dell’approfondimento”, ha poi aggiunto Comerio.