“Lavoriamo insieme per combattere l’illegalità nel distretto, noi siamo pronti a fare la nostra parte al fianco delle imprese nella lotta al sommerso”. E’ un invito alla collaborazione e a costruire una sorta di “patto” tra istituzioni e imprenditori, quello lanciato dal neo comandante provinciale della Guardia di Finanza di Prato Enrico Blandini durante l’incontro su legalità e sicurezza, promosso da Pratofutura al Museo del Tessuto.
Presenti il prefetto di Prato Adriana Cogode ed i vertici delle forze dell’ordine locali. La tavola rotonda “L’impresa, presidio di legalità”si è aperta con i saluti del presidente dell’associazione, Marco Ranaldo: “Vogliamo ragionare – ha detto – sulla funzione della buona impresa. Un’impresa rappresenta tante cose nel territorio in cui opera, una delle più importanti è essere presidio di legalità. Alle istituzioni il compito di mettere le aziende nella condizione di operare secondo criteri trasparenti e nel massimo rispetto delle regole. Siamo qui per guardare avanti e cercare di costruire insieme un modello nuovo e ancor più virtuoso del distretto e non per fare sterili polemiche”.
Tanto il prefetto Cogode quanti il comandante Blandini, il comandante provinciale dei Carabinieri Francesco Zamponi e il questore Giuseppe Cannizzaro hanno ribadito la massima disponibilità a collaborare con gli imprenditori e ad alimentare un dialogo per affrontare le criticità, dalla concorrenza sleale al lavoro nero, dal sommerso alla pirateria, fino alla contraffazione.
Sono intervenuti anche il vescovo di Prato, monsignor Giovanni Nerbini, e il sindaco di Prato Matteo Biffoni. Blandini si è soffermato sui 53 evasori totali scoperti a Prato nell’ultimo anno mentre il comandante Zamponi ha snocciolato alcuni numeri relativi all’impegno dei Carabinieri nei controlli all’interno delle aziende (96 attività commerciali e imprenditoriali sospese, 300 sanzioni comminate per oltre 1 milione e 400mila euro).
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