Pitti Filati al di là delle aspettative

La sensazione che quella appena conclusa potesse essere un’edizione da record per Pitti Filati si era avuta già dopo la prima giornata di salone ed adesso la conferma arriva dai dati ufficiali forniti da Pitti Immagine: in crescita sia i buyer esteri che gli italiani, con tante presenze da Francia, Stati Uniti, Giappone, Spagna, Olanda, Cina, Russia e Corea.

“Abbiamo visto una straordinaria reazione del mercato all’offerta di collezioni presentata a questa edizione – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – Pitti Filati si avvia alla conclusione all’insegna della grande internazionalità, della ricerca e della qualità, espresse da parte di tutte le filature presenti, e di un programma di iniziative promozionali di grande portata”.

L’incremento dei buyer è arrivato al 4%, con più di 5.400 presenze totali (5.200 un anno fa). Cresce l’Italia (+5%), altrettanto fa l’estero (+3%, circa 2.900 presenze).

Francia (+14%), Spagna (+8%), Cina (+30%) e Russia (+18%) guidano il drappello dei Paesi più in crescita e rimane fuori dalla Fortezza da Basso l’effetto Brexit, con un leggero aumento anche dei numeri delle ditte compratrici dal Regno Unito.

“C’è stata una grande attenzione da parte dei mercati internazionali – aggiunge Napoleone – che prosegue i risultati raccolti a Pitti Uomo e Pitti Bimbo, nonostante una congiuntura internazionale che si rivela piuttosto complessa. La filatura italiana dimostra ancora una volta la sua leadership assoluta sulla scena mondiale”.

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