Prato, pronto il primo lotto della fognatura industriale

Era stato terminato ad aprile ed era già in funzione ma da ieri, passati i primi mesi di test e di pre-esercizio, è anche ufficialmente inaugurato il primo lotto della fognatura industriale di Prato.

A tagliare il nastro Ivo Vignali, presidente del Consorzio Progetto Acqua, costituito da 210 imprese idroesigenti, per lo più tintorie e rifinizioni, finanziatore dell’opera, resa indispensabile per far fronte alle esigenze di tutto il territorio, dato che la rete fognaria di Prato non è sufficiente per rispondere alle necessità sia della parte civile sia di quella industriale.

Dopo un primo accordo siglato nel 2006 fra Unione Industriale Pratese, oggi Confindustria Toscana Nord, ed enti pubblici per la realizzazione dell’infrastruttura da parte pubblica mai concretizzato, furono le imprese del Consorzio Progetto Acqua ad assumersi l’onere.

La costruzione è stata avviata nel 2018 ed ora i primi 7 chilometri di rete sono una realtà. Partendo dal Macrolotto 1, il primo lotto della fognatura industriale convoglia verso gli impianti di depurazione di Gida a Baciacavallo gli scarichi idrici di 23 aziende, che generano poco meno del 30% delle acque di scarico industriali complessive della piana pratese. Questa prima tranche della rete ha avuto un costo di 5 milioni di euro. Per gli altri lotti – Macrolotto 2, Macrolotto 0 e Montemurlo – esiste già la progettazione: le priorità di realizzazione dell’uno rispetto all’altro saranno stabilite sulla base delle esigenze, in corso di valutazione, di alleggerimento delle rispettive sezioni della fognatura esistente. Il costo finale complessivo dei 50 chilometri totali della fognatura industriale è stimato in 40 milioni di euro.

“Portare avanti un’opera del genere in questi tempi che per il settore tessile sono i peggiori da decenni è oneroso – commenta Vignali, che era accompagnato anche dal vicepresidente Fabio Reali – ma nonostante gli ostacoli siamo andati avanti. Questa operazione consentirà alle imprese, in prospettiva futura, anche di svincolarsi dalle tariffe fissate per gli scarichi nella fognatura pubblica: l’ammontare attuale di 0,60 euro a metro cubo è infatti mediamente il doppio di quella praticata da molti gestori italiani”.

Nella foto il taglio del nastro: da sinistra, Alessandro Brogi, presidente di Gida, Daniele Matteini presidente di Confindustria toscana Nord, Ivo Vignali e Matteo Biffoni, sindaco di Prato.

Condividi articolo