Prima e New York le scadenze di Milano Unica

Manca meno di un mese al debutto di Prima Milano Unica, l’edizione del salone milanese dedicata alle pre-collezioni tanto voluta da alcuni imprenditori per cercare di prendere le distanze, parlando ovviamente di calendari, da Première Vision e da Munich Fabric Start. Un lungo lavoro di concertazione, sul quale ha sicuramente pesato anche l’intendimento del governo di rilanciare le fiere italiane, ha portato a Prima e all’organizzazione di Milano Unica a New York, a fine luglio.

Ma andiamo per gradi. Prima il viceministro Carlo Calenda lancia il piano, debitamente finanziato, per il rilancio del made in Italy; poi prende corpo l’idea di lanciare la sfida a Première Vision, con un progetto ufficializzato dallo stesso Calenda all’inaugurazione di Milano Unica lo scorso febbraio; infine si mette in moto la macchina organizzativa di Milano Unica, da un lato per accogliere le richieste di chi, soprattutto tra i pratesi, vuole l’anticipo a luglio (avversato invece da chi lavora più sulla fantasia e sui colori che sul classico) e dall’altro per trovare spazi, date e aziende per penetrare nel calendario fieristico americano.

Dopo mesi di lavoro si arriva alla quadratura del cerchio: Prima si terrà dall’1 al 3 luglio, in concomitanza con Pitti Filati a Firenze e Anteprima Lineapelle a Milano (nella hall 5 del Portello), e a New York si andrà dal 20 al 22, con sede allo Jacob Javits Center (nella foto). A questo punto bisognava trovare adesioni, all’una e all’altra manifestazione. I pratesi, che sembravano compatti nell’aderire a Prima, hanno un po’ rotto le fila e la pattuglia non sarà forse così numerosa come si poteva pensare, ma il numero di espositori, che saranno raccolti nella hall 3 del Portello, è buono: al momento è stato superato di poco il traguardo dei 50. Tra questi anche chi aveva promesso che senza Prima non avrebbe rimesso piede a Milano (Marini), altri assenti nelle precedenti edizioni di Milano Unica (Lanificio Faisa, vincitore di uno degli ultimi PV Award) e non moltissimi biellesi.

Per New York invece c’è il tutto esaurito: data e location sono piaciute e c’è già qualcuno che è in lista di attesa. I numeri non sono ufficiali ma è certo che l’organizzazione sta cercando di trovare nuovi spazi per accontentare tutti i richiedenti. In occasione di Prima sarà presentata la spedizoone negli Usa e a quel punto ne sapremo di più su chi saranno le aziende che sono riuscite a staccare il biglietto per New York.

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