PV Awards, trionfa l'Italia

Trionfo del made in Italy o meglio, del made in Tuscany, ai Première Vision Awards 2012 con tre premi su quattro finiti ad aziende toscane. A fare la parte del leone è stata l’aretina Ricciarini, che per la prima volta nella storia dei premi, si è portata a casa due premi, il Grand Jury Price e l’Innovation Price, coniugando il know-how dell’azienda con i materiali pratesi e biellesi. L’Handle Price è andato invece alla Jackytex di Terranuova Bracciolini, mentre l’Immagination è finito nelle mani della Nikke, azienda giapponese alla seconda vittoria in questo particolare concorso.
E’ stato il presidente della giuria, il creative director di Lacoste Francia Felipe Oliveira Baptista, a consegnare i premi leggendo le varie motivazioni, tra gli applausi dei tanti presenti nello spazio del Forum Generale di PV.
“Siamo alla seconda edizione di Première con la collezione invernale, la terza in assoluto e abbiamo vinto due premi. Speriamo che diventino tre la prossima volta”, ha detto per allontanare la tensione e l’emozione Michele Ricciarini (nella foto con Sabrina Ricciarini) al momento della consegna del secondo premio, il Gran Jury, quello più ambito. Una cinquantina di dipendenti, una continua ricerca e quindi una giusta ricompensa per l’azienda aretina: “Quando prepariamo un prodotto – continua Michele Ricciarini – non pensiamo certo ai premi ma alla visione d’avanguardia perché ogni tessuto è innovativo e frutto di ricerca. L’ha capito la giuria e lo capiscono anche i clienti top che ritrovano la qualità nei tessuti che facciamo per loro. Ma anche per quelli di fascia media pensiamo sempre a finissaggi speciali”.
La designer che spiega la tipologia dei prodotti vincenti è Sabrina Ricciarini e tra chi festeggia i premi vinti c’è anche il pratese Stefano Bellandi: “Il Grand Prix – spiega Sabrina – ci è stato consegnato per una seta doppia accoppiata al poliuretano che crea una specie di effetto imbottito. E questo è stato prodotto a Prato. L’Innovation invece per un giro inglese di lana ad effetto maglia e qua le radici sono biellesi”.
“E’ un premio inatteso – dice invece Piero Giachi (foto in basso) – perché in fiera ci siamo concentrati sui clienti e ci siamo dimenticati di essere tra i finalisti. E’ una soddisfazione che voglio condividere con i miei fratelli Claudio e Gabriella ma anche a tutta l’azienda, che è una squadra. Il premio ci è stato assegnato per una doppia faccia di seta legata con una intercapedine di nailon e mi fa piacere che questo riconoscimento sia dedicato alla manualità e quindi al saper fare tipico dei prodotti italiani”.

Da Parigi, Matteo Grazzini

21-9-2012
 

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