PVP febbraio 22

PV e MU, due sigle, due tappe della tessitura pratese

Première Vision e Milano Unica come tappe fondamentali per il distretto tessile pratese ed i produttori di tessuti di Confindustria Toscana Nord e Pratotrade.

Da domani tutti su aerei e auto per raggiungere Parigi prima e Milano poi con le valigie piene di eccellenza e speranze: i dati del Centro studi di CTN dicono che la produzione di tessuti del distretto del primo trimestre ha chiuso a +12,4% sullo stesso periodo del 2021; meglio ancora l’export, a +40%.

60 le imprese pratesi a Parigi, quattro in più a Milano: “Quello che stiamo vivendo è un momento eccezionale da più punti di vista – commenta Maurizio Sarti, coordinatore del gruppo Produttori di tessuti della sezione Sistema moda di CTN – perché il rimbalzo della domanda dopo la pandemia è alimentato anche da fattori quali una rinnovata attenzione da parte del mondo dell’abbigliamento per catene di fornitura di prossimità. Ma non solo; è in atto una riscoperta del tessile più qualificato sia dal lato dello stile che della sostenibilità. Una tendenza che ci favorisce. Spesso manca la possibilità di soddisfare tutta la domanda, c’è carenza di tutto o quasi, a partire dalle materie prime o quantomeno da quelle certificate. Ma anche la scarsità di risorse umane sta diventando un problema molto grave”.

“Le fiere, per quanto nel tempo profondamente cambiate, continuano a rimanere un momento cruciale – aggiunge Giovanni Gramigni, presidente del consorzio Pratotrade – con Première Vision che rimane un appuntamento primario, Milano Unica cresce sempre più e come italiani non può che farci piacere: in entrambe le manifestazioni la presenza pratese è rilevante. Le fiere sono occasioni per valorizzare stile e sostenibilità. Le zavorre tuttavia ci sono, e pesanti. Dai costi energetici e dei materiali, dai trasporti alle competenze, il quadro è nell’immediato complesso; a questo si aggiungono le incognite di un momento storico turbolento e incerto”.

I produttori di tessuti pratesi sono oggi 215: il 60% fabbricano tessuti trama-ordito (drapperia, tessuti moda per abbigliamento), il restante 40% tessili diversi e tessuti speciali come tessuti a maglia, jacquard, pellicce sintetiche, tessuti tecnici, tessuti non tessuti, spalmati, geotessili e altri. Gli ultimi dati disponibili (2021) indicano per queste aziende 1,145 miliardi di euro di valore delle esportazioni, che si stima rappresentino circa il 65% del fatturato, valutato per il 2021 a quota 1,7 miliardi; l’occupazione diretta è attualmente di 3.700 addetti.

Condividi articolo