Scarti tessili

Rifiuti tessili, battaglia campale a Prato

Continua la battaglia per impedire l’abbandono dei rifiuti tessili nel territorio di Prato. La pratica abusiva del trasporto del materiale di scarto sta diventando una piaga e obbliga le forze dell’ordine a controlli continui. Gli ultimi tre casi hanno portato il Reparto Motociclisti e il Nucleo Ambientale della Polizia Municipale pratese a effettuare sequestri e sanzioni nei confronti di due cittadini stranieri,un marocchino residente nel Pistoiese ed un cinese residente a Firenze, entrambi regolari sul territorio italiano.

Il primo ad essere stato fermato è stato il marocchino che circolava nel Macrolotto di Iolo alla guida del suo Ford Transit. L’uomo, titolare di autorizzazione a trasporto di materiale ferroso, trasportava invece poco meno di 1000kg di sacchi di scarti tessili. E’ stato quindi denunciato per trasporto illecito di rifiuti ed il mezzo è stato sequestrato.

Quasi contemporaneamente, la pattuglia del Nucleo Ambientale durante un controllo nella zona del Macrolotto 0, ha intercettato un cittadino cinese che stava gettando sacchi di grosse dimensioni all’interno dei cassonetti dei rifiuti indifferenziati. Gli agenti hanno proceduto a verificarne il contenuto ed hanno accertato che si trattava di scarti provenienti da lavorazioni tessili. L’uomo era privo di documenti ed è stato quindi accompagnato in Questura per il fotosegnalamento. E’ stato identificato ed è risultato lavorare in una ditta della zona, nei confronti della quale verranno completati gli accertamenti ed i controlli di rito per il successivo sanzionamento e la regolarizzazione di eventuali tributi evasi.

Ieri notte infine la pattuglia del reparto motociclisti ha notato un’autovettura con il bagagliaio colmo di sacchi neri avvicinarsi ai cassonetti stradali in Via Torino. Gli agenti hanno aspettato che il conducente scendesse dal veicolo per cominciare a conferirli all’interno dei contenitori: a quel punto gli agenti sono intervenuti e i rifiuti,costituiti da 125 kg circa di scarti tessili, sono stati fatti ricaricare all’interno dell’autovettura. Il conducente, un cittadino cinese di 37 anni, non è stato in grado di esibire alcuna autorizzazione per la gestione di questa tipologia di rifiuti. Anzi, l’uomo ha candidamente affermato di essere senza lavoro da qualche mese e di aver cominciato a intraprendere l’attività di raccolta e smaltimento dei residui di lavorazione per le varie aziende tessili della città per un prezzo variabile di circa 2/3 euro per sacco. I rifiuti e il veicolo sono stati pertanto sottoposti a sequestro ed è scattata la denuncia per l’uomo che dovrà ora scontare la prevista pena dell’arresto da tre mesi a un anno oppure pagare un’ammenda da 2.600 a 26.000 euro.

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