Il salotto Luigi XVI è rinato al Museo del Tessuto

Un lungo e complesso restauro degli apparati tessili per restituire al pubblico, da oggi, il Salottino Luigi XVI del Museo Stibbert. L’operazione è frutto della collaborazione tra la casa museo fiorentina, il Museo del Tessuto di Prato e il Centro di Firenze per la Moda Italiana, nata in occasione della mostra Il Capriccio e la Ragione. Eleganze del Settecento europeo, a Prato fino al 29 aprile 2018.

Situato al primo piano della Villa di Montughi, sede del Museo Stibbert, il Salottino nasce come ambiente destinato alla vita familiare, realizzato da Frederick Stibbert e da sua madre nell’Ottocento: chiuso da molti anni per le pessime condizioni conservative in cui versavano gli apparati tessili – con degradi, tagli, slegature di trame, perdite di colore – il restauro è stato condotto dal laboratorio di restauro interno al Museo del Tessuto ed è stato finanziato grazie al contributo del Centro di Firenze per la Moda Italiana.

L’intervento di restauro, ad opera della Tela di Penelope – consorzio privato di restauratrici diplomate in restauro tessile presso la Scuola di Alta Specializzazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze – ha riguardato la tappezzeria a copertura delle pareti della stanza e le cortine che coprono finestre e porte. L’intervento ha previsto la pulitura per aspirazione delle opere tessili con l’utilizzo di reti termosaldate a protezione delle zone più fragili; il consolidamento ad ago con supporti in seta tinti in laboratorio della nuance adatta a colmare la lacuna; la successiva protezione superficiale con tulle, con la funzione di stabilizzare lo status quo dei tessili al fine anche di migliorarne la fruibilità e la resa estetica.

Col Salottino Luigi XVI il Museo Stibbert inaugura anche la sala dei Costumi e dei Tessili: un ambiente in cui per la prima volta verrà esposta una selezione di oggetti appartenenti alle collezioni di abiti e tessuti che Fredrick Stibbert creò grazie alla sua passione per la storia dei costumi civili e militari e che si compone di notevoli pezzi del XVIII secolo fino al famoso manto che Napoleone indossò nel 1805 per l’incoronazione a Re d’Italia.

Con l’occasione e per tutta la durata della mostra Il Capriccio e la Ragione i due musei hanno inoltre stretto accordi per la costituzione di reciproche facilitazioni sul biglietto, valide quindi fino ad aprile 2018: ingresso a 6 euro per visitare il Museo Stibbert, a 4 per visitare il Museo del Tessuto.

Condividi articolo