Con l’emergenza per il Covid ha in parte spento i riflettori sulla questione Brexit, che però resta da affrontare per tutelare il settore tessile&abbigliamento italiano ed europeo.
Per questo Marino Vago, presidente di Sistema Moda Italia e Alberto Paccanelli, presidente di Euratex hanno sostenuto con decisione l’interrogazione dell’onorevole Tovaglieri presso la Commissione Europea a tutela del tessile&abbigliamento italiano ed europeo, nell’ambito del dossier Brexit.
“È fondamentale che i negoziati per la Brexit tengano conto della voce del mondo del tessile italiano ed europeo, per evitare discriminazioni verso il settore e tutelare produttori e consumatori” è scritto nel documento presentato. Nell’ambito del negoziato sulla Brexit, si sta palesando una criticità dovuta alla posizione della Gran Bretagna, che sembra rifiutarsi di entrare nel cosiddetto sistema Paneuromediterraneo (PEM), insistendo invece per un modello incentrato sulla ‘singola trasformazione’.
Questa seconda opzione, dicono SMI ed Euratex, costituirebbe un danno per tutto il comparto tessile europeo, permettendo troppo facilmente a tessuti provenienti da Paesi Terzi di accedere al mercato Ue, a dazio zero, tramite un solo passaggio operativo in Gran Bretagna.
L’interrogazione presentata da Tovaglieri chiede di insistere a favore di un sistema a ‘doppia trasformazione allargata’, senza deroghe né esclusioni di settori o prodotti, per tutelare, in modo non discriminatorio e trasparente, il settore dei tessuti e le relative filiere produttive nell’ambito del negoziato, per proteggere produttori e consumatori.
“Ci auguriamo – dice Vago – un interessamento attivo non solo dal Parlamento Europeo ma soprattutto dalla Commissione, preposta alle decisioni strategiche. Sono indispensabili regole comuni e norme univoche a difesa delle attività e della nostra filiera unica al mondo e del suo sviluppo sostenibile. Non è più tollerabile, oltre che profondamente dannoso per il consumatore finale, che alle produzioni europee siano imposte giuste misure di salvaguardia ecotossicologica mentre per i prodotti d’importazione si abbia solo qualche, rara, dichiarazione di principio e nulla più”.
“Confidiamo – aggiunge Paccanelli – che questa interrogazione porti la Commissione ad azioni concrete che tutelino la filiera europea del Tessile&Abbigliamento, con regole chiare e condivise affinchè si interrompa l’ingresso di prodotti senza adeguati standard di qualità, che vanno a ledere quote
di mercato ma soprattutto la salute dei consumatori”.