Una videoconferenza con le aziende del settore, i brand e le associazioni per valutare i dati raccolti negli ultimi due anni delle performance sociali ed ambientali delle imprese certificate: è quella che si è svolta sotto la regia del Centro Tessile Serico Sostenibile lo scorso martedì.
Nell’incontro “digitale” sono stati individuati molteplici indicatori (KPI – Key Performance Indicators) che raccontano un panorama articolato del distretto: le Schede Tecniche n. 25 (indicatori di Sostenibilità Ambientale) e n. 26 (indicatori di Sostenibilità Sociale), ancora in evoluzione, sono la struttura che supporta il progetto, all’interno delle quali sono introdotti anche indicatori correlati al Chemical Management già da tempo implementato dalle aziende certificate.
Da molti anni è in vigore, infatti, nel disciplinare del marchio la Scheda Tecnica n. 24, quest’anno alla sua dodicesima revisione, legata alle restrizioni delle sostanze pericolose nei processi tessili; con l’ausilio di tutti i dati raccolti in tema di impatti ambientale consentirà alle aziende di segnare il cammino verso una chimica sostenibile.
Sono stati illustrati, nella massima trasparenza, i dati aggregati raccolti negli anni 2018 e 2019 e gli andamenti suddivisi per settore produttivo: uno spaccato della realtà tessile e uno spunto per la progettualità futura che vede al centro la corretta comunicazione della rendicontazione e le strategie per la valorizzazione della sostenibilità negli ambiti sociali ed economici, a sostegno delle aziende.
Presente anche ZDHC (Zero Discharge of Hazardous Chemicals), di cui il marchio Seri.co è contributore, nella persona del Southern Europe Director, la dottoressa Alessandra Tortora: ha illustrato i progetti per il 2021 della Fondazione, che ha strutturato un complesso programma internazionale per lo sviluppo e la divulgazione di strumenti e metodi, finalizzati alla riduzione delle emissioni di sostanze pericolose all’interno della filiera tessile.